E’ da un po’ che mi prudono le mani e ho la forte tentazione di commentare le varie baggianate lette in giro relativamente a statistiche, grafici, analisi numeriche e via dicendo.
Ora ho rotto gli indugi: è successo dopo aver visto lo speciale sulla Coppa del Mondo redatto da Goldman Sachs (“The World Cup and Economics 2014”), una ricca miniera di statistiche pressoché prive di senso.
E così, da oggi, Advise Only inaugura ufficialmente la serie #Numeriacaso.
Aspettiamo le vostre segnalazioni a questo indirizzo: ilblog@adviseonly.com.
Si parte alla grande con Goldman Sachs e il loro grafico, che mette in relazione l’inflazione (“CPI Inflation”) mondiale e il numero medio di goal segnati in Coppa del Mondo dagli anni ’30 ai nostri giorni.
Fonte: Barro-Ursua Dataset, Planetworldcup.com; World Development Indicators; Goldman Sachs Global Investment Research
È una relazione “spuria” da manuale: in sostanza, due variabili che si muovono in modo più o meno simile senza che vi sia un reale nesso tra di loro. Basta considerare due grandezze entrambe crescenti (o decrescenti), per motivi totalmente differenti e si ha l’illusione di aver trovato una relazione causa-effetto.
Alcuni esempi di relazioni spurie sono divertenti. Uno famosissimo è quello delle cicogne e dei nuovi nati nei villaggi (un esempio attribuito al grande statistico scozzese G.U. Yule): il numero di cicogne che nidificano in un villaggio e il numero di neonati tendono a crescere in sincronia. È perché le cicogne portano i bambini? Bah. O forse è dovuto a una variabile non citata, cioè la dimensione del villaggio? Villaggi più grandi offrono più tetti alle cicogne per nidificare e hanno anche più famiglie, che producono naturalmente nuovi nati (senza grossi aiuti da parte delle cicogne).
Ma torniamo all’inflazione e ai goal. Scrivono gli economisti di Goldman Sachs:
Il numero di goal in ciascuna partita era in media pari a 4-5 nella prima metà del 20° secolo, quando l’inflazione mondiale era elevata. Da allora, grazie ad una migliore organizzazione della difesa delle squadre e all’esplicita attenzione all’inflazione da parte delle banche centrali, sia il numero di goal che il tasso d’inflazione sono più bassi e stabili.
Economisti buontemponi…
Stefano Colucci / Giugno 18, 2014
ma dai su è palesemente una presa in giro mondiale! non si può essere seri scrivendo queste cose
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Matteo / Giugno 18, 2014
“There are three kinds of lies: lies, damned lies, and statistics”
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