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Grafico della settimana: se i mercati ballano, ignorateli e andate avanti

Cosa fare se la Borsa è volatile? Semplice: ignorarla. Guardare alle oscillazioni quotidiane dei mercati azionari non solo ma fa male ai nervi e al portafoglio, ma è anche perfettamente inutile. Perché in un’ottica di medio-lungo termine (dai due anni in su), i mercati azionari sono sempre pronti a stupirvi.

 

I mercati ballano? Ignorateli e guardate avanti

Sì, lo sappiamo, la tentazione è sempre molto forte. Ma guardare al breve termine negli investimenti non è mai una buona idea. Non lo è per il vostro portafoglio e sicuramente non lo è per i vostri nervi. Soprattutto, è una cosa inutile: prendere una decisione sulla base delle fluttuazioni quotidiane dei mercati azionari equivale a investire in modo totalmente arbitrario, come una scimmietta.

Le Borse oscillano da sempre e continueranno a farlo, a volte senza una ragione precisa. O meglio, la ragione è che sono un sistema complesso, come la biosfera. Avete presente le bizzarrie del meteo? Be’, una cosa così.

Insomma, facendovi condizionare da qualche brutta giornata sui mercati finanziari, rischiereste di perdere delle buone opportunità più a lungo termine.

 

 

Grafici a confronto: una questione di prospettiva

Soffermatevi un momento su questo appunto che abbiamo preparato per voi: su quali delle due linee è meglio focalizzarsi? A voi la scelta – un po’ scontata, ce ne rendiamo conto.

 

 

Solo uno scarabocchio? Non proprio. Guardate, per esempio, questo confronto che abbiamo preparato per voi tra la performance dell’S&P 500 a un anno e a dieci anni.

 

 

L’S&P 500 è, lo ricordiamo, il punto di riferimento per l’azionario globale. Negli ultimi due anni è tornato sull’ottovolante per via della pandemia, dei rialzi inflazionistici e degli aumenti dei tassi di interesse per opera della Federal Reserve, per non menzionare poi gli scenari geopolitici internazionali non proprio rosei e la carenza di energia in molte aree del mondo.

Eppure, eccoci qua: freccia rivolta verso l’anno nel bilancio degli ultimi dieci anni, non proprio agilissimi tra crisi del debito sovrano nell’area dell’euro e i due “cigni neri” (veri o presunti) della Brexit e dell’elezione di Donald Trump alla presidenza degli Stati Uniti d’America nel 2016 (lo stesso Trump che in queste ore ha annunciato la ricandidatura in vista delle presidenziali del 2024).

 

Cosa conviene fare in questi casi?

Semplice. E in questi anni ve l’abbiamo detto tante volte. Per poter applicare una strategia di investimento sensata è importante darsi un orizzonte temporale, possibilmente di medio-lungo periodo (dai due anni in su, come vi abbiamo detto). Una volta stabilito tale orizzonte, non bisogna far altro che tenere la barra del timone ferma, senza allarmarsi o entusiasmarsi troppo per le variazioni “day-to-day”.

 


 

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