Finora l’espressione helicopter money si riferiva alla classica teoria da chiacchierata accademica, ritenuta inapplicabile nel mondo reale. Ma si sa, il fulmine a ciel sereno rappresentato dall’epidemia da coronavirus e dalla crisi economica che ne è scaturita ha cambiato completamente le regole del gioco senza risparmiare niente e nessuno. Succede così che oggi il l’helicopter money è una strategia effettivamente messa in atto da alcuni Paesi, come gli Stati Uniti. E molti altri ne stanno discutendo concretamente.
Ma di che cosa si tratta, esattamente?
La traduzione letterale – “soldi lanciati dall’elicottero” – ci dà già un’idea abbastanza precisa:
Il termine risale al 1969, quando l’economista Milton Friedman disse che, in caso di fallimento di tutte le strategie di politica monetaria, alla peggio si sarebbe potuti ricorrere alla distribuzione di denaro lanciandolo direttamente da un elicottero in modo da aumentare l’inflazione. Una provocazione che, probabilmente, l’economista non avrebbe mai pensato potesse diventare realtà.
In sostanza, la proposta è di versare denaro (erogato a fondo perduto dalla banca centrale) direttamente nelle tasche di cittadini e imprese – quindi direttamente nell’economia reale – aumentando così il totale di moneta in circolazione nell’economia senza una crescita parallela della produzione di beni o servizi. L’idea è che, in questo modo, i consumi e i prezzi aumentino, creando un circolo virtuoso in grado di rilanciare l’attività economica stimolando l’inflazione (ed evitando quindi la trappola della deflazione).
L’helicopter money, dunque, è un’iniezione di liquidità nel sistema economico, con il denaro che, invece di transitare dagli istituti di credito, finisce direttamente ai cittadini. Questi possono poi spendere il denaro come preferiscono: per fare la spesa, andare in vacanza, acquistare una nuova automobile o abitazione e così via.
Vantaggi
Il vantaggio principale dell’helicopter money sta nel fatto che la nuova liquidità viene introdotta immediatamente nel sistema economico reale, senza intermediari. Con uno stimolo diretto di questo tipo, i cittadini avrebbero più soldi da spendere, facendo così salire rapidamente la domanda di beni e servizi.
Rischi
Allo stesso tempo, questa politica monetaria – definita non a caso “estrema” da molti economisti – porta con sé diversi rischi. Innanzitutto, una maggior quantità di denaro in circolo tende a far salire significativamente l’inflazione, con una conseguente svalutazione del valore del denaro. Inoltre, non è detto che il denaro ricevuto venga immediatamente speso dai cittadini. Potrebbe anche accadere, infatti, che alcuni preferiscano tenere in banca il denaro ricevuto, non innescando così l’aumento di domanda di beni e servizi sperato dalla banca centrale. Quest’ultima ipotesi è esattamente quello che si sta verificando negli Stati Uniti. Vediamolo nel dettaglio.
Questi sono i vantaggi della riposante vita da “cassettista”.
L’helicopter money targato Trump
Gli Stati Uniti hanno approvato a fine marzo uno storico pacchetto di aiuti da 2.200 miliardi di dollari per sostenere direttamente le famiglie e aiutarle a fronteggiare le conseguenze della crisi Covid-19. Nell’ambito del piano, compare una misura che si configura proprio come “helicopter money” e che si è concretizzata nell’invio agli americani di un aiuto “a fondo perso” da 1.200 dollari sotto forma di bonifico o assegno in base al reddito (sono inclusi i cittadini con un reddito fino a 75mila dollari) più 500 dollari per ciascun figlio.
Ma dopo più di un mese dall’invio degli assegni, gli effetti non sembrano esattamente quelli sperati – almeno non ancora. Il problema che si è verificato è esattamente quello temuto sul piano teorico: stando a uno studio condotto dalla società americana Envestnet Yodlee, i beneficiari dell’assistenza monetaria diretta hanno infatti destinato circa due terzi del denaro ricevuto al risparmio, invece che ai consumi immediati. Quindi solo un terzo è confluito nell’economia reale. Il motivo? Il covid-19 naturalmente: l’incertezza legata alla situazione di salute pubblica porta milioni di americani a temere di non trovare lavoro nei prossimi sei mesi.
Nell’uso di questo “denaro gratuito”, sottolinea un recente studio del gruppo Mirabaud, “abbiamo assistito a una frenesia di spesa durante la prima settimana, che poi è ampiamente diminuita. È interessante (o preoccupante?) notare che l’annunciata distribuzione degli assegni di stimolo nel mese di aprile non abbia realmente rassicurato gli investitori in quanto le vendite sono letteralmente crollate in quel mese – sicuramente anche a causa della chiusura dei negozi”.
L’helicopter money ha senso?
Potremmo rispondere che sì, avrebbe senso, ma solo se all’iniezione di denaro si potesse accompagnare un’iniezione di fiducia. Il modo in cui il denaro verrà effettivamente utilizzato dipende infatti, soprattutto, dal ritorno della fiducia, senza la quale è praticamente certo che gli individui sceglieranno di risparmiare per affrontare un futuro (potenzialmente) più difficile.
Cosimo / Giugno 18, 2020
Forse si potrebbe calibrare il tiro, aggiungendo la clausola “use it or lose it” che se il denaro non viene speso entro fine mese, esso verrà perso. Oppure, iniettando l’helicopter money a oltranza per diversi mesi di seguito, finchè non riparte la fiducia?
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danilo / Giugno 18, 2020
Condivido il voucher per acquisti entro una certa data per rilanciare i consumi. Ma quali sarebbero le conseguenze ?
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Corrado Roeper / Giugno 19, 2020
Infatti Rudolf Steiner, agli inizi del secolo scorso, proponeva qualcosa di simile, ma con due premesse essenziali: il denaro dato doveva svalutarsi nel tempo in modo voluto e controllato, e secondo, in un contesto di reddito base universale – in modo da iniettare fiducia.
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Corrado Roeper / Giugno 19, 2020
La svalutazione faceva sì che il denaro non potesse essere accumulato, evitando di metterlo in banca, e il reddito base (un reddito molto basso per garantire solo la sopravvivenza) dava quel minimo di fiducia di non morire di fame.
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