AdviseOnly è un hub di informazione e di educazione finanziaria e in tante occasioni parla di-si riferisce a-fa menzione di-spiega-approfondisce tutto quanto riguarda i fondi comuni d’investimento e gli altri strumenti di investimento collettivo del risparmio. Spesso, parlandone, a noi redattori è capitato di citare en passant la banca depositaria. Ma cos’è, e cosa fa, un depositario?
Passo indietro: che cos’è un OICR?
Partiamo però da un’altra domanda: cos’è un OICR? L’OICR è l’Organismo di Investimento Collettivo del Risparmio, ovvero un organismo istituito proprio per prestare il servizio di gestione collettiva del risparmio: il suo patrimonio è raccolto tra una pluralità di investitori tramite l’emissione e l’offerta di quote o di azioni.
La finalità degli OICR è quella di rendere possibile a una platea di risparmiatori l’investimento in strumenti finanziari o altre attività. In Italia sono essenzialmente due gli Organismi di Investimento Collettivo del Risparmio:
Come investono?
Di solito con grande libertà, flessibilità e creatività. Talvolta troppa. I fondi Absolute-Return adottano qualunque tecnica e metodologia possa offrire un vantaggio rispetto al mercato: per esempio, strategie value, momentum, oppure puntando su similitudini statistiche tra strumenti finanziari o su anomale e persistenti differenze di rendimento. Frequentemente, sono seguite differenti strategie insieme (approccio Multi-Strategy), per beneficiare della diversificazione. E tutto ciò impiegando futures, opzioni, contratti a termine, andando a leva e short. Spesso il processo di investimento è solido, sistematico, con un controllo del rischio intenso e grande attenzione alle modalità di costruzione del portafoglio. Ciò è positivo, ma non fatevi incantare troppo facilmente.
- i fondi comuni di investimento, i cui sottoscrittori ricevono quote del fondo;
- le società di investimento SICAV (se a capitale variabile) o SICAF (se a capitale fisso), i cui sottoscrittori ricevono azioni della società.
Ogni OICR, sia esso fondo o società, è costituito e gestito da una società di gestione, quella che anche sul nostro blog vi capita di vedere spesso menzionata come SGR (Società di Gestione del Risparmio). Ora, per ogni OICR la società di gestione conferisce a un soggetto terzo l’incarico di depositario.
Cos’è, e cosa fa, la banca depositaria?
La banca depositaria è il soggetto che detiene e custodisce i “quattrini” (in forma di investimenti) di chi acquista un OICR, rendendo così possibile la separazione tra chi gestisce il portafoglio (cioè la SGR) e chi invece detiene la proprietà (il cliente finale, ossia il risparmiatore).
Ciò evita che accadano cose spiacevoli del tipo:
- il gestore che scappa con i soldi dei clienti;
- un eventuale default del gestore che si ripercuote sui clienti stessi.
E altro ancora. Ecco: tutto ciò non può accadere strutturalmente perché in Europa, con gli OICR, i soldi restano di proprietà del cliente e sono custoditi dalla banca depositaria.
Un fondamentale ruolo di controllo
La banca depositaria è anche uno snodo importante del meccanismo dei controlli, in quanto, essendo indipendente, valorizza il portafoglio del fondo, della SICAV e quant’altro calcolando la “quota” correttamente. Può sembrare una cosa banale, ma in realtà vi garantiamo che è assolutamente fondamentale.
Questo perché, in assenza di un soggetto indipendente che faccia i dovuti conti, è un attimo finire in una situazione alla Bernie Madoff: ricorderete la grande truffa, una delle molte che costellano la storia finanziaria mondiale, confluita in tanti libri, film e serie tv (vedasi, a titolo d’esempio, la quinta stagione di American Horror Story).
Il “format”, se così possiamo chiamarlo, è sempre lo stesso: alla base di tutto c’è un gestore che racconta ai clienti che il valore del patrimonio cresce, ma non è vero (il fondo di Madoff era off-shore e non era soggetto a una normativa seria come quella europea o statunitense per i fondi regolamentati).
Insomma, per evitare che si creino situazioni spiacevoli (per usare un eufemismo) come queste, bisogna che ci sia qualcuno che valuti il portafoglio correttamente: e questo qualcuno è proprio la banca depositaria.
Ma chi può fare da depositario?
Nel nostro Paese, la normativa
- le banche italiane
- le succursali italiane di banche UE e di banche di Paesi terzi;
- le Società di Intermediazione Mobiliare (SIM);
- le succursali italiane di imprese di investimento UE e di imprese di Paesi terzi diverse dalle banche.
Ed è la Banca d’Italia che autorizza l’esercizio delle funzioni di depositario e disciplina, sentita la Consob, le condizioni per assumere l’incarico.
Gli amministratori e i sindaci del depositario sono tenuti a riferire senza ritardo alla Banca d’Italia e alla Consob, ciascuna per le proprie competenze, “sulle irregolarità riscontrate nell’amministrazione del gestore e nella gestione degli OICR” e a fornire, su richiesta della Banca d’Italia e della Consob, “informazioni su atti o fatti di cui sono venuti a conoscenza nell’esercizio delle funzioni di depositario”.
Nei confronti del gestore e dei partecipanti all’OICR, chi fa da depositario è responsabile “di ogni pregiudizio da essi subito in conseguenza dell’inadempimento dei propri obblighi”
1 – Si veda il Testo unico delle disposizioni in materia di intermediazione finanziaria
2 – Tutti i virgolettati provengono dal testo legislativo aggiornato di cui abbiamo riportato il link nella nota precedente.