I mesi di marzo e aprile hanno registrato livelli di volatilità sui mercati che non si vedevano da tempo. Gli asset rischiosi hanno ottenuto performance non incoraggianti e sempre più investitori hanno deciso di rifugiarsi in strumenti obbligazionari, capaci di mitigare gli effetti negativi di una crisi sulle Borse.
Da febbraio di quest’anno, anche gli ETF domiciliati in Europa sono stati colpiti dalle vendite, ma una categoria in particolare ha sorpreso tutti, quella degli ETF sostenibili, che hanno resistito al difficile contesto di mercato registrando flussi positivi.
Perché gli ETF sostenibili?
Le motivazioni degli investitori sembrano molteplici, ma cosa c’entra la difesa dell’ambiente con la crisi sanitaria attuale? Sembrerebbe molto, perché quando si manifestano crisi come quella attuale del Covid-19 con cause e conseguenze sociali e ambientali, gli investitori vedono i fattori ESG come caratteristiche difensive. Questo perché il Coronavirus ha messo in crisi l’intero sistema, il quale per non crollare ha dovuto reinventarsi, in alcuni casi proprio inseguendo i valori dei principi sostenibili. Non solo: l’epidemia ha evidenziato a tutti come in una società civile e moderna il welfare e l’attenzione agli altri siano diritti e doveri inalienabili e come la responsabilità sociale, che i fondi ESG prevedono, sarà un asset fondamentale per molte società in futuro.
ETF ESG: il potere della diversificazione incontra la sostenibilità
In un momento di forte volatilità sui mercati, come quello attuale, gli ETF risultano un ottimo strumento di difesa. Questo perché acquistare un ETF significa puntare su un paniere di titoli che permettono di diversificare ampiamente all’interno del proprio portafoglio d’investimento tra classi di attività e all’interno delle singole classi stesse. Gli ETF ESG, come la voro controparte tradizionale, permettono un’ampia diversificazione, utilizzando però criteri ambientali, sociali e di governance per selezionare il paniere di titoli su sui puntare. Ed è questo che li rende particolarmente appetibili nell’attuale momento di crisi, specialmente gli ETF obbligazionari, la classe di attività difensiva ideale per controbilanciare i rischi maggiori dell’azionario.
Un investitore esperto lo sa: i titoli obbligazionari sono la perfetta controparte d’investimenti più volatili. Questo perché se si vuole far fruttare il capitale investito, controllandone il rischio, la soluzione migliore è quella di puntare su strumenti che permetteranno di mitigare la volatilità grazie a titoli tradizionalmente meno ballerini, come quelli di natura obbligazionaria. La situazione di emergenza sanitaria ed economica che stiamo attraversando oggi ne è un esempio.
L’offerta obbligazionaria e sostenibile di UBS
UBS è tra i principali provider di ETF sostenibili in Europa e da tempo offre ai propri clienti una vasta gamma di strumenti green su cui puntare, coprendo sia diversi mercati regionali che il mercato globale. I fondi ETF ESG obbligazionari, a complemento di quelli azionari, permettono di inserire nei propri portafogli un’esposizione al reddito fisso investendo in titoli obbligazionari emessi da organizzazioni sovranazionali e in quelli societari e sovrani, purché rispettino i parametri ESG.
Le suddette obbligazioni hanno una portata sociale ed economica globale e aiutano a finanziare migliaia di progetti sostenibili e solidali, che vanno dal mitigare l’inquinamento ambientale al finanziamento di progetti sanitari e di inclusione sociale. Questi ETF quindi non rappresentano solo un’opportunità di investimento sostenibile di alta qualità, ma un investimento per un futuro più attento ai bisogni delle persone.