Lo shock della crisi da coronavirus ha innescato un grande bisogno di liquidità nelle aziende europee, poiché i mesi di lockdown hanno portato cospicue perdite di fatturato. E sui mercati spuntano prodotti in grado di andare incontro a questa necessità, magari attraverso fondi passivi (ETF) e sempre tenendo un occhio alla sostenibilità. In questo contesto, l’Unione europea sta mettendo a punto diversi strumenti per mettere a disposizione dei Paesi le risorse finanziarie per stimolare le proprie economie. Al contempo, la Banca centrale europea ha deciso di rendere ancor più consistenti le sue misure di stimolo monetario. L’investitore, pertanto, si trova ad analizzare le varie occasioni che si potrebbero presentare sui mercati nei mesi a venire. Ma dovrebbe farlo considerando tutti i fattori in gioco.
Etf, una soluzione possibile per guardare al domani
Certo è che l’arretramento del virus in alcune economie di peso dell’area euro e i progressi nella ricerca di cure e vaccini hanno fatto sì che nelle ultime settimane s’innescasse un rally sulle borse. I mercati ora, a torto o a ragione, guardano con ottimismo a una ripartenza dei consumi e degli investimenti, anche se i vari dati economici, per il momento, fotografano ancora le conseguenze dei mesi di stop di gran parte del sistema produttivo mondiale. Da qualunque prospettiva la si guardi, comunque, è pur sempre vero che la Borsa tende ad anticipare l’andamento dell’economia reale. Pertanto, è ragionevole pensare che la ripresa ci sarà. E, cosa altrettanto probabile, le migliori imprese d’Europa avranno bisogno di investire per uscire dal pantano rafforzate. Esistono diversi prodotti per chi intende investire sul debito investment grade, categoria di cui fanno parte tutte le aziende con i fondamentali migliori. In tal senso, stanno riscuotendo un certo interesse gli ETF, fondi a gestione passiva che beneficiano della flessibilità tipica degli investimenti negoziati in borsa. Oltre ad avere costi inferiori rispetto a quelli che può offrire una gestione attiva.
Due soluzioni diverse per investire nella ripresa europea
Ubs, per esempio, propone il comparto UBS ETF Bloomberg Barclays Euro Area Liquid Corporates. Si tratta di un fondo che assume un’esposizione a obbligazioni societarie emesse da aziende con rating investment grade presenti nel Bloomberg Barclays Euro Area Liquid Corporates Index. Quest’ultimo è un indice in cui sono inclusi titoli di debito emessi sia da società finanziarie che da imprese non finanziarie, purché domiciliate nell’area euro. Un altro prodotto, lo UBS ETF Bloomberg Barclays Euro Area Liquid Corporates 1-5 UCITS, mira invece a investire in obbligazioni contenute nell’indice Bloomberg Barclays Euro Area Liquid Corporates 1-5 Year Total Return (obbligazioni societarie liquide con scadenza residua di almeno 1 anno ma non superiore a 5 anni). Questi sono sempre titoli investment grade, denominati in euro ed emessi da società dell’Eurozona attive nei settori della finanza, dell’industria e dell’approvvigionamento.
Investimenti nel debito area euro, ma con un occhio alla sostenibilità
Rimanendo in tema di ETF, sempre l’istituto svizzero ha elaborato due prodotti che permettono di unire l’investimento nel debito delle migliori aziende europee e il settore della sostenibilità, altro grande e importante trend del mondo post Covid. Uno di questi è il fondo UBS ETF Bloomberg Barclays MSCI Euro Area Liquid Corporates Sustainable UCITS ETF A-acc, che replica l’omonimo indice di Barclays comprendente titoli investment grade dell’area euro. Vi fanno parte solo le società con un rating MSCI ESG di almeno tripla B. Il fondo, conforme alla normativa UCITS, è diversificato su diversi paesi e settori. Funziona ad accumulazione, il che significa che la distribuzione dei proventi viene reinvestita nel fondo stesso per chi vuole costruire un capitale nel lungo periodo.
L’altro comparto gemello, l’UBS ETF (LU) Bloomberg Barclays MSCI Euro Area Liquid Corporates Sustainable UCITS ETF (EUR) A-dis, si basa sugli stessi principi d’investimento, ma è a distribuzione. Ossia, il sottoscrittore riceve periodicamente flussi sul proprio conto derivanti dalle cedole dei titoli obbligazionari.