Si è da poco conclusa l’edizione 2019 del Salone del Risparmio, dedicata alla sostenibilità. Ebbene, tra i temi dell’investimento sostenibile – riassunti nella sigla ESG1, che sta per Environmental, Social e Governance – c’è la diversità di genere, la quale, più nello specifico, rientra nella “G” di Governance.
Le aziende che mettono il giusto accento su questo aspetto della gestione sono definite in gergo “gender diverse”. Un aspetto che non solo è desiderabile dal punto di vista dei criteri ESG, ma che è anche rilevante in prospettiva finanziaria per via del legame potenziale tra diversità di genere e rendimento per gli azionisti.
E che ci sia una correlazione tra la presenza di donne nei consigli societari o in ruoli dirigenziali e le performance finanziarie della società lo ha dimostrato uno studio del 2016 del Peterson Institute for International Economics. Non solo.
Una recente ricerca di UBS ha ottenuto gli stessi risultati: lo studio ha analizzato 21.980 società in 91 Paesi portando alla luce come, per esempio, una società redditizia con almeno il 30% di donne in ruoli dirigenziali possa aspettarsi di incrementare di un punto percentuale il suo margine netto rispetto a società comparabili ma meno diversificate per genere.
Cosa rende una società “gender diverse”?
Esistono precise metriche per misurare il grado di gender diversity di una società. L’operatore specializzato Equileap, per esempio, analizza e assegna annualmente un punteggio a più di 3.000 società quotate di 23 Paesi, utilizzando 19 criteri, per misurare i loro progressi. Tali criteri possono essere raggruppati in quattro aree:
- equilibrio di genere nelle posizioni dirigenziali e nell’organico dei dipendenti2, prendendo in esame consigli non esecutivi, consigli esecutivi, ruoli dirigenziali, forza lavoro e promozioni e opportunità di crescita professionale;
- parità retributiva e bilanciamento tra lavoro e vita privata;
- politiche di promozione della gender equality;
- impegno alla trasparenza e responsabilità, con uno sguardo ai principi di Women’s Empowerment delle Nazioni Unite.
La proposta di UBS ETF ETFsulla diversity
UBS presidia la diversità di genere con l’UBS ETF (IE) Global Gender Equality UCITS ETF (IE00BDR5GV14) e le due versioni che consentono di mitigare il rischio di cambio, ovvero l’UBS ETF (IE) Global Gender Equality hedged EUR UCITS ETF (IE00BDR5H073) e l’UBS ETF (IE) Global Gender Equality hedged USD UCITS ETF (IE00BDR5GY45). Tali proposte si collocano all’interno della vasta gamma ESG di UBS ETF, leader europeo nel settore con una quota di mercato del 34,5% e 4,5 miliardi di euro di masse in gestione a fine febbraio 2019.
Vale la pena di concentrarsi sull’UBS ETF (IE) Global Gender Equality UCITS ETF (hedged to EUR), un fondo ad accumulazione e a replica fisica completa quotato su Borsa Italiana che replica l’andamento al netto delle commissioni del Solactive Equileap Global Gender Equality 100 Leaders Net Total Return Index EUR Currency Hedged, investendo quindi nei titoli che compongono l’indice.
Il numero 100 non è casuale: l’indice seleziona infatti le 100 migliori società in relazione appunto al tema della diversity, assicurando allo stesso tempo una suddivisione 50-50 tra società statunitensi e non. Ecco infatti come si presenta l’allocazione geografica.
La costruzione dell’indice segue tre precisi criteri:
- Liquidità: capitalizzazione di mercato3 di almeno 2 miliardi di dollari USA; valore medio scambiato giornalmente di almeno 5 milioni di dollari USA.
- Screening ESG: esclusione delle società i cui profitti derivano per la maggior parte da armi, gioco d’azzardo o tabacco e delle società riportate nella Norwegian Ethics Council List.
- Gender Diversity Screening: le società sono classificate in base ai 19 criteri targati Equileap visti poco fa; le prime 100 vengono selezionate per l’indice Solactive Equileap Global Gender Equality 100 Leaders, che è equiponderato, ribilanciato annualmente e rivisto trimestralmente.
Il potere della diversità di genere
L’ETF investe dunque a sua volta in 100 società che mostrano un forte track record nella sostenibilità e nella diversità di genere, con un focus sulla diversità nei consigli societari e nei ruoli dirigenziali.
Ma l’attenzione alla diversità di genere è un tema che rende?
Sembrerebbe di sì, a giudicare dalla performance a sei anni del portafoglio “gender diverse”: risulta infatti che nel periodo 2013-2019 il rendimento annualizzato del Solactive Equileap Global Gender Equality 100 Leaders sia stato maggiore di 116 punti base rispetto al benchmark mondiale MSCI World. Cosa che conferma la correlazione positiva tra le società ad alto tasso di gender diversity e i loro risultati finanziari.
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