Le elezioni politiche si avvicinano: un appuntamento cruciale per l’Italia e per tutta l’Eurozona. Qualche giorno fa vi abbiamo proposto un sondaggio d’opinione, senza ambizioni statistiche, che serviva a “misurare” gli umori degli utenti Advise Only, non rappresentativi del corpo elettorale italiano, ovviamente.
Con questo post, invece, vi proponiamo un’analisi originale per scoprire qual è, ad oggi, lo scenario politico più probabile. Utilizzeremo una metodologia scientifica (statistica Bayesiana) e analizzeremo diversi i poll diffusi su stampa e TV realizzati dalle più importanti agenzie sondaggistiche.
Ve ne sarete accorti: ogni giorno siamo bombardati da sondaggi politici; è quindi difficile orientarsi senza restare storditi dall’eccesso d’informazione. D’altra parte, farsi un’idea dell’esito elettorale è importante, perché queste sono elezioni cruciali per l’Italia: o il Paese si sveglia o muore.
Capire la rilevanza di questa o quella coalizione nel panorama politico è un’informazione che, se combinata con quella relativa ai programmi elettorali, può aiutare a scegliere chi votare. Ecco quindi i risultati emersi dallo studio:
- Le probabilità che vinca il Partito Democratico + SEL + altri partiti di Centrosinistra sono pari al 99% circa.
- Le probabilità che, in tal caso, la coalizione di Centrosinistra abbia una maggioranza netta sia alla Camera dei Deputati, sia al Senato, è però inferiore al 2%.
- Di conseguenza le probabilità che si crei un accordo successivo alle elezioni tra coalizioni diverse (la più verosimile è quella Centrosinistra-Centro di Monti) è altissima, circa il 98%.
Che tipo di analisi ho effettuato? Evito di raccontare per filo e per segno, vi annoierei (i dettagli li trovate su un documento tecnico che posterò a brevissimo sulla Community Advise Only). Qui vi racconto solo il succo.
Nei mesi scorsi ho letto assiduamente il blog di Nate Silver sul NYT (vi consiglio il suo libro The Signal and the Noise), il quale ha aggregato ed elaborato con grande efficacia i risultati dei vari sondaggi alle recenti elezioni USA usando della solida statistica. E mi sono detto: proviamo ad utilizzare una metodologia simile per fare alcune cose che reputo utili, cioè:
- aggregare i dati dei vari sondaggi effettuati con metodo scientifico (li trovate qui http://www.sondaggipoliticoelettorali.it);
- pesare variamente la portata informativa dei vari sondaggi in base alla loro “freschezza”, determinata dalla data di realizzazione (come le uova, un poll è tanto migliore quanto più è “fresco”), e alla dimensione del campione (più ampio è il campione, meglio è il sondaggio);
- dare il giusto risalto alla natura probabilistica dei sondaggi (per dire, se in un sondaggio vien fuori che il partito A ha il 40% delle preferenze, va bene, il 40% è il valore più probabile, ma attenzione che anche 39% e 41% sono abbastanza probabili, e, in misura minore anche 38% e 42%…e così via).
Ho raccolto i dati dei sondaggi sulle preferenze politiche degli Italiani (quelli pubblicati fino al 22 gennaio) e li ho aggregati tenendo conto, come accennavo, della loro freschezza e portata informativa. Poi ho simulato tante elezioni politiche: 10.000 per la precisione (l’incubo di ogni elettore…). Nel farlo, per esempio, ho tenuto conto dell’informazione che nella media dei sondaggi il Centrodestra ha il 29% dei voti e che il Centrosinistra il 36%, ma anche del fatto che non sono numeri esatti, bensì stime. Infatti c’è una variabilità intorno a quei numeri: sono ricavati da interviste telefoniche, su campioni di cittadini (da poche centinaia ad un paio di migliaia) che dovrebbero rappresentare bene la popolazione italiana. Ma c’è un margine d’errore: ad esempio, la gente potrebbe rispondere con superficialità, mentire, oppure cambiare idea successivamente, oppure il campione potrebbe non essere rappresentativo del complesso degli elettori.
In ognuna delle 10.000 elezioni simulate andiamo a contare le preferenze dei vari partiti, che ovviamente varieranno. Per essere concreti, ecco come si distribuiscono nelle 10.000 elezioni simulate i voti della coalizione di Monti.
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A questo punto per ogni coalizione si possono calcolare degli intervalli nei quali, verosimilmente, in 90 casi su 100, cadono le preferenze degli Italiani. Si può anche valutare qual è la probabilità che un dato schieramento batta l’altro. O ancora, si può calcolare la probabilità di vittoria dei vari schieramenti in Veneto, Lombardia, Campania e Sicilia, regioni chiave per determinare una maggioranza al Senato (e quindi una stabilità di Governo).
Ora, quest’idea di simulare le elezioni può sembrare roba da “nerd”. Ma, ed è questa la novità che vi offriamo noi di Advise Only, consente di leggere in modo probabilistico e non deterministico i sondaggi (come i media spesso inducono a credere), il che corrisponde alla cruda realtà. Ma bando alle ciance, ecco i dati.
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Nella parte superiore della tabella trovate, per ogni coalizione, l’intervallo che, in 90 casi su 100, comprende il risultato elettorale stimato, con il suo valore medio. Per esempio: la prima riga “PD+SEL+…” ci dice che nel 90% dei casi la coalizione di Centrosinistra si collocherà tra il 35.7% e il 37.1% dei voti, che in media il valore sarà 36.4% e quindi solo nel 5% dei casi si verificheranno risultati peggiori di 35.7% e migliori di 37.1%.
Se si realizzasse questo scenario, il più probabile, si porrebbe l’immediato problema di come integrare i programmi politici del Centrosinistra di Bersani con quelli del Centro di Monti. Quanta attenzione ci sarebbe sulla crescita economica? Quanto si inciderebbe sulle entrate e quanto sulle uscite nei conti pubblici? E quanto sarebbe stabile questa coalizione?
In un prossimo post sintetizzeremo i programmi dei vari schieramenti, con ottica imparziale e focus sull’economia. Combinando l’informazione dei programmi con quella dei sondaggi, che aggiorneremo (uno dei benefici collaterali della statistica Bayesiana è che permette di aggiornare in modo molto naturale i risultati con dati dei sondaggi), i possibili scenari futuri per l’Italia saranno forse un po’ più chiari.
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massimo vicari / Gennaio 23, 2013
Post molto interessante e stuzzicante. Ma prendo i risultati con le molle per tre semplici motivi, che pure emergono da come ci dici che hai elaborato i dati :
1) I sondaggi riportano solo le intenzioni di voto, mentre il voto vero e proprio nella maggior parte dei casi si cristallizza nel tragitto tra casa e il seggio.
2) Gli indecisi sono tantissimil quasi il 30% dei votanti
3) Purtroppo i sondaggi ci abbandoneranno a breve, lasciandoci senza nuova linfa per aggiornare i dati.
Dopodiche’ mi piacerebbe capire se c’e’ modo di analizzare una strategia, ovvero mentre da un lato la mia preferenza va a Monti, dall’altro mi porta a votare PD perche’ non credo che Monti ce la possa fare e non voglio disperdere il voto (e’ un esempio, io Bersani non lo voterei). Inoltre mi piacerebbe capire, ma avrei paura di sconfinare nella fantapolitica e non sono bravo, quante probabilita’ abbiamo di un governo stabile con le varie coalizioni. Potremmo ammettere che i Grillini svolgano la funzione di agenti indipendenti (secondo uno studio questi agenti renderebbero piu’ facile promuovere leggi a favore della collettivita’).
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Raffaele Zenti / Gennaio 24, 2013
Tutto vero quel che dici. Infatti è un esercizio.
Va detto però che alcuni “distacchi” tra partiti sono tali che solo enormi errori nei sondaggi (ma io li ho mediati) oppure l’azione randomica del caso farà sì che si possano verificare determinati scenari che risultano poco probabili (ma non impossibili) secondo la mia analisi.
Comunque, sfrutteremo anche i sondaggi dell’ultima ora e cercheremo di utilizzare ogni informazione per fare degli aggiornamenti. Ogni suggerimento è benvenuto.
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massimo vicari / Febbraio 1, 2013
Salve, ho visto che sono usciti dei nuovi sondaggi da parte di sky24, e a parte che sono anni luce da quelli sbandierati dal pdl (strano eh?), come si possono implementare? abbiamo anche uno storico dei cambiamenti?
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Raffaele Zenti / Febbraio 1, 2013
Sì, la settimana prossima facciamo un aggiornamento. La metodologia adottata, si fonda sulla statistica Bayesiana, che consente di effettuare in modo molto naturale l’aggiornamento (…basta raccogliere i dati).
Credo che una cosa buona sia proprio quella di mescolare vari sondaggi, perché presi singolarmente lasciano molti dubbi, visto che alcune aziende che li producono sono (sarebbe il segreto di Pulcinella) o quanto meno sembrano di parte.
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Raffaele Zenti / Febbraio 1, 2013
Per chi volesse saperne di più su come sono stati effettuati i calcoli, ecco un documento “tecnico” (si fa per dire), che posto nella community Advise Only (accesso gratuito per tutti, basta solo registrarsi se non l’avete ancora fatto) a questo indirizzo, tra i miei documenti: https://community.adviseonly.com/documents/311
Settimana prossima un aggiornamento!
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