L’Italia (ancora) non riparte, ma il risparmio sì.
A portarci questa buona notizia sono i dati Istat sul risparmio riguardanti il I trimestre 2014 e l’Indagine sul risparmio e sulle scelte finanziarie degli italiani 2014 del Centro studi Luigi Einaudi e di Intesa Sanpaolo.
La situazione è quindi in netto miglioramento rispetto al 2012. Diamo uno sguardo ai risparmiatori italiani e ai loro risparmi.
Aumentano i risparmiatori
Secondo l’Istat, la propensione al risparmio delle famiglie consumatrici (definita dal rapporto tra risparmio lordo delle famiglie consumatrici e reddito disponibile lordo) è stata pari al 10% nel primo trimestre di quest’anno: in aumento dello 0,4% rispetto al primo trimestre del 2013.
Dati confermati anche dal Centro studi Einaudi e da Intesa Sanpaolo, secondo cui quest’anno sono cresciuti coloro che risparmiano pur senza avere un’intenzione precisa di farlo (dal 16,3% al 18,4%) e sono scesi i non risparmiatori (dal 61,1% al 59,2% di quest’anno). Lo studio riconosce che “due punti percentuali di risparmiatori e lo 0,1% di propensione media in più non sono certo grandi numeri”. Tuttavia rappresentano “il segnale appunto che lo shock della crisi è stato superato e le famiglie si stanno attrezzando per far fronte ai bisogni di un orizzonte radicalmente mutato in pochi anni”.
Sorge spontaneo chiedersi: allora la crisi è finita?
Il risparmio è sintomo del reddito corrente in miglioramento nel 2014: il 58% lo ritiene sufficiente o più che sufficiente a vivere, contro il 56,9% del 2009. Ma resta molto alta la percentuale di persone che ritiene il proprio reddito appena sufficiente: 32,1%, contro il 31,2% del 2009.
Chi risparmia in Italia?
Ecco un identikit dell’italiano che risparmia di più:
- donna (19,2%);
- vive in una casa di proprietà (20,9%);
- over 55 (18,9%);
- svolge una professione che gli garantisce un elevato reddito (imprenditore, libero professionista, dirigente, funzionario);
- laureato (30,4%);
- risiede al Nord Ovest (20,5%).
Come e perché si risparmia in Italia?
Anche se hanno ripreso a risparmiare, gli italiani sono rimasti “scottati” dalla crisi e quindi temono ancora a investire in strumenti considerati meno sicuri. Lo dimostra la loro asset allocation: guidata dall’obiettivo della sicurezza e di non perdere parte del capitale investito. Per questo quasi un italiano su cinque ha mantenuto in banca tutto il suo patrimonio finanziario: il doppio rispetto alle persone che lo facevano del 2011.
Perché? Quasi il 90% degli intervistati si comporta così perché ha necessità di fare transazioni con i soldi depositati sul conto corrente.
Balza dal 23,9% al 30,9% la percentuale di italiani che tiene i soldi parcheggiati in banca perché “in certi momenti è meglio prepararsi agli inprevisti”.
Cosa li spinge a mettere da parte i soldi?
Le motivazioni sono decisamente diverse rispetto a quelle fotografate nel 2012-2013 dall’indagine Ipsos-Acri. Le vediamo nell’infografica.
Come possiamo aiutarvi a risparmiare
Noi di Advise Only abbiamo creato quattro portafogli adatti a tutte le esigenze di risparmio degli italiani:
- Obiettivo Figli PAC, per chi vuole garantire un futuro ai propri figli;
- Obiettivo Casa, per chi vuole risparmiare per poter acquistare una casa;
- Ob. Pensione e Ob. Pensione PAC, per costituirsi una pensione integrativa;
- Ob. Rendita, per garantirsi una rendita per integrare un reddito, ivi compresa la pensione.
Dateci un’occhiata sul nostro sito, basta un click!