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Il grafico della settimana: il Barometro del Rischio finanziario

Guerra in Libia. Prezzo del petrolio alle stelle. Terremoto e incidente nucleare in Giappone con relativa incertezza circa il suo impatto economico. Crisi dell’area Euro con riduzione del rating di Grecia, Portogallo e Spagna. Su qualunque giornale o blog o forum di finanza in queste settimane si legge di tutto e di più. In televisione si sentono commenti di ogni tipo. Che dire? Le emozioni e la paura che questi eventi provocano in noi possono portarci a scelte d’investimento affrettate. E magari sbagliate.

Per valutare con maggiore freddezza la situazione, possiamo  allora utilizzare il nostro Barometro del Rischio: un indice proprietario Advise Only che misura il livello di stress globale sui mercati finanziari, il cosiddetto rischio sistemico.

Il Barometro del Rischio individua tempestivamente focolai di rischio che possono nascere sui vari segmenti dei mercati finanziari (azionario, obbligazionario, cambi, materie prime) ed in varie zone del globo, sviluppate ed emergenti. E” uno strumento utile per capire se il clima finanziario è positivo o negativo: può quindi essere un aiuto nell”elaborazione della propria strategia d”investimento, anche se, naturalmente, non è infallibile e non prevede il futuro. E” un misuratore obiettivo, tutto qui.

Il Barometro del Rischio funziona in modo semplice: oscilla tra 0 e 1. Se il valore è pari o superiore a 0.50, il rischio finanziario a livello globale è nella norma o inferiore alla norma: bel tempo sui mercati. Se invece è inferiore a 0.50, sono presenti situazioni di stress finanziario: maltempo sui mercati. I possibili guai sono tanto maggiori quanto più ci si avvicina allo zero. Vediamo allora com’è la situazione oggi secondo il Barometro del Rischio Advise Only.

Come interpretare il grafico? Innanzitutto guardiamo l’ultimo valore: è 0.48. Quindi la situazione è peggiore della norma (ma non è un valore “tragico” – durante la crisi del credito è sceso a 0.03 e nel corso del 2008 è stato in media 0.26). Poi, guardiamo la dinamica dell’indicatore: dopo essere faticosamente risalito oltre la soglia 0.50, l’indice sta vivendo un momento di flessione – cioè le cose stanno innegabilmente peggiorando, ma non precipitando.

Che indicazioni pratiche si possono trarre per il proprio portafoglio?

  1. Non è il caso di farsi cogliere dal panico: attualmente lo stress finanziario non è alto.
  2. Tenere le antenne dritte: seguire (con calma) l’evoluzione della situazione economica, finanziaria e politica, perché le cose stanno peggiorando.
  3. Se siete investitori molto prudenti, non è questo il momento di fare gli eroi: state su investimenti a basso rischio e liquidi, tipo titoli di Stato a breve scadenza o indicizzati di paesi Euro “Core”, come Germania e Francia.
  4. Se siete investitori che “osano”, è in queste situazioni che si possono fare buoni affari, approfittando di scivoloni del mercato per acquistare titoli azionari ed obbligazionari, o interi mercati (via ETF), in saldo o quasi. A piccole dosi e distribuendo l’investimento nel tempo.
Scritto da

Uno dei fondatori di AdviseOnly, responsabile del Financial & Data Analysis Group. Esperto di finanza e gestione dei rischi, statistico Bayesiano, lunga esperienza in Allianz Asset Management, è laureato in scienze economiche con indirizzo quantitativo-statistico all'Università di Torino. Docente di Quantitative Portfolio Management al Master in Finance dell'Università di Torino, ha pubblicato vari articoli su riviste finanziarie (fra le altre: Journal of Asset Management, Economic Notes, Risk), contribuendo a libri su investimenti e gestione dei rischi. Ex-triathleta, s'ostina a praticare apnea, immersioni e skyrunning.

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