Tempo fa vi abbiamo proposto un portafoglio d’investimento con un obiettivo caro a molti risparmiatori: costruire un capitale per il futuro dei figli, ad esempio per farli studiare. Il post in questione è “Un portafoglio d’investimento concreto: Obiettivo figli“.
L’idea di fondo, che ha le radici nella finanza comportamentale, è che le persone tendono a ragionare frazionando il proprio patrimonio in tanti conti (i “Conti Mentali”), ciascuno con un obiettivo definito.
Il portafoglio presentato nel precedente post prevede che vi sia un unico unico investimento iniziale (il cosiddetto “PIC”, piano di investimento del capitale), o quantomeno che esso sia prevalente. Tuttavia molti risparmiatori preferirebbero accumulare il capitale per i propri figli, investendo gradualmente nel tempo (il cosiddetto “PAC”, piano di accumulo): non cambia il fine ultimo, non cambia la durata dell’investimento, cambiano solo le modalità.
Vediamo come procedere.
- Quanto versare: questo lo dovete decidere voi; ma tendenzialmente vi consigliamo di fare versamenti meno frequenti (ad esempio trimestrali), ma più corposi, nell’ordine di 200-300 euro almeno, per evitare di scontrarvi con i minimi d’investimento. Per essere pratici, se uno strumento finanziario costa 100 euro e voi intendete versare 50 euro al mese, siete bloccati; se intendete versare 150 euro a trimestre ce la fate.
- Frequenza: mensile, bimestrale, trimestrale, a vostra discrezione.
- Struttura del portafoglio: all’inizio, avendo poco denaro a disposizione per l’investimento, è “ridotta all’osso”. Con il passare del tempo (indicativamente dopo 1 anno o poco più), è possibile strutturare in modo più articolato il portafoglio.
- Come e quando si assumono i rischi: poichè il capitale viene costituito gradualmente e gli ultimi versamenti avvengono verso la scadenza del periodo, è appetibile una logica “life-style”: inizialmente si investe proporzionalmente di più in attività a rischio relativamente elevato, che potrebbero dare rendimenti di una certa consistenza se “lasciati lavorare” per un arco di tempo lungo; in seguito si consolida (anche in modo opportunistico) via via che ci si avvicina alla scadenza, quando non è il caso di assumersi troppi rischi.
- Liquidità: data la maggior frequenza delle transazioni, è molto rilevante, quindi siamo orientati su strumenti molto liquidi.
- Dove investe e perché: all’inizio tutto è molto semplice; si investe in azioni a livello globale (sia Paesi sviluppati, che emergenti) ed in obbligazioni euro, tramite ETF molto liquidi. Come anticipato, mano a mano che si accumulerà capitale, il portafoglio totale cambierà, così come cambierà la frazione acquistata di volta in volta.
Non vi resta che guardare la composizione, la performance, il rischio e la liquidità direttamente in Community: basta cliccare Obiettivo figli.
Considerate che, se è vero che si possono spezzettare i risparmi in tanti “Conti Mentali”, resta importante avere una visione complessiva del patrimonio, cosa che potete fare facilmente (e gratuitamente) sul sito Advise Only, accedendo all’area “Portafogli” e cliccando sull’ultima icona a destra (con l’etichetta “Treemap Unificati”): non importa quanti portafogli avete, il sistema calcolerà tutto il vostro patrimonio come un unico maxi-portafoglio.
Un’ultima cosa: non tutti possono o vogliono creare un capitale per i figli versando un po’ alla volta (“PAC”). Se preferite investire con un unico investimento iniziale (il “PIC”), leggete questo post.