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HomeECONOMIA E MERCATIGRAFICO DELLA SETTIMANAGrafico della settimana: quali saranno le prossime bolle speculative in Usa?

Grafico della settimana: quali saranno le prossime bolle speculative in Usa?

Dopo anni di crescita inarrestabile delle azioni USA  e di una politica monetaria ultra espansiva, c’è chi si domanda: dove scoppierà la prossima bolla finanziaria negli Stati Uniti?

Abbiamo più volte ribadito il nostro punto di vista sia sul mercato azionario in generale (vedi asset allocation di luglio), che su quello USA ma, al dibattito, si sono aggiunti  due voci autorevoli: il premio Nobel Robert Shiller e il governatore della Fed Janet Yellen.

Dalle loro recenti dichiarazioni, né Shiller nè la Yellen sembrano essere particolarmente allarmati, anche se non escludono che ci possano essere delle sacche di attivi finanziari con prezzi non in linea ai fondamentali, come ad esempio le società biotecnologiche o le piccole realtà legate ai social media.

Ma non tutti la pensano in questo modo. Tra gli operatori finanziari intervistati da Bloomberg prevale un certo pessimismo: più della metà dei intervistati è convinto che il mercato azionario e le obbligazioni high yield siano in bolla o vicini a esserlo.

bolle_speculative_mercato_Usa_2014Note: sondaggio eseguito da Bloomberg su 562 investitori tra analisti finanziari e trader.

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Scritto da

Segue tematiche economiche e finanziarie per il team financial strategies group di Advise Only. Dopo aver conseguito una doppia laurea in Management all’Università di Torino e all’ESCP Europe, ha deciso di proseguire i suoi studi con un master in Economia Internazionale a Paris Dauphine. Dopo 4 anni di vita parigina ed esperienze lavorative come economista e strategist, sbarca in Advise Only con l’obiettivo di sviluppare la parte di analisi economica e congiunturale.

Ultimi commenti
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    Non siamo proprio in bolla ma il mercato azionario (USA e Europa) è comunque caro…comunque magari ci vorranno prima di correggere..chi lo sa?

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      errata corrige: *ci vorranno anni”

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    Daniele, è caro rispetto a cosa? Le aziende usa sono piene di denaro, anche se investono poco la redditività mi sembra ancora buona.
    Per quanto riguarda i HY bonds, il rischio c’è, la % di default sembra però sopravvalutata rispetto alla realtà, potrebbero quindi rosicchiare ancora qualche punto. Il problema sono le nuove emissioni che falsano il calcolo del dato. Dove sta il giusto mezzo?

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      Massimo, siamo ad un livello P/E in rapporto alla media mobile degli ultimi dieci anni, molto elevato. Se si escludono le valutazioni di borsa del 2002 (la mitica bolla), siamo a dei livelli dai quali la borsa storicamente non è che scesa. Se calcoliamo che la borsa ultimamente e sì salita, non tanto per gli acquisti degli istituzionali o dei privati ma per gli acquisti delle aziende stesse (i buybacks), ci troviamo di fronte ad un motore zoppo. Inoltre è salita grazie al QE della FED che prima o poi terminerà…a quel punto che succederà? Poi per carità, io non ho la sfera di cristallo…

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        Daniele, quale p/e stai calcolando? il puntuale, la media, il rolling, lo shiller? Di metriche ce ne sono parecchie, e per quanto mi riguarda se il mercato acquista anche a p/e di 40 o 50, come è già successo e non puoi eliminare il dato, allora i mercati possono correre ancora. La sopravvalutazione per me esiste dal momento in cui pago una azienda più di 8 volte gli utili medi degli ultimi 5 anni.
        I buyback aiutano i mercati e le aziende, perchè l’azienda sa che sta acquistando ad X qualcosa che vale X+1, e i possessori di azioni si trovano ad avere maggiore eps. Inoltre i buyback non fanno salire il mercato, perchè il prezzo dell’azienda rimane invariato (nei buyback quando acquisti tue azioni devi creare una posta indisponibile nel passivo). Concordo che il qe delle varie nazioni alzi i przzi dell’obbligazionario, e di conseguenza il resto del mercato si butta sull’azionario e sul ciarpame che resta

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    cari o no, per come la vedo io non c’è tanta alternativa agli investimenti in azioni
    visto come butta per l’ obbligazionario, unica cosa che mi sento di dire che rispetto
    agli inizi duemila e anni novanta, non ci sono tanti risparmiatori nell’azionario, non
    solo in Italia, ma a livellio mondiale, se non c’è ricchezza privata che entra ma
    bensì quella artificiale delle banche centrali non ci dovrebbe essere bolla.

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      Da come si muove il risparmio gestito mi sembra che i retailer si stiano muovendo in massa sull’azionario. La bolla a mio avviso non è presente, ma il mercato è assoultamente falsato. Come posso i titoli di stato USA pagare meno adesso che hanno la AA di quando avevano la AAA? Non ha molto senso in ottica di prezzo del rischio

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