“È con massima preoccupazione che va considerato – e scongiurato – il rischio concreto di una guerra civile alle porte dell’Unione Europea”
Questo è il grido di allarme lanciato dal Ministro degli Esteri italiano Emma Bonino all’indomani della tragica notte di scontri in Ucraina, dove hanno perso la vita 26 persone.
Ma quali sono i problemi dell’Ucraina? Da blog di finanza personale per risparmiatori, vedremo anche che impatto hanno queste vicende sui risparmiatori.
Cosa sta succedendo in Ucraina?
Nel 2004-2005 le enormi proteste in piazza conosciute come la rivoluzione arancione hanno portato al rovesciamento delle elezioni (truccate) e alla salita di leader politici che promettevano un governo migliore. Purtroppo, però, questa “rivoluzione” si è esaurita in un lungo periodo di bagarre poltica, ha mancato molte delle promesse di democratizzazione del paese e ha generato un lungo periodo di paralisi politica e istituzionale. Negli ultimi mesi centinaia di migliaia di persone hanno di nuovo invaso le strade di Kievper protestare contro il Governo artefice di aver stoppato il processo di adesione all’Unione Europea.
All’Ucraina sicuramente manca un’identità storica e questo si riflette in grandi divisioni culturali e politiche che perdurano tuttora. Anche nelle elezioni politiche del 2010 tali divisioni si sono manifestate: a sud ed est del Paese hanno votato soprattutto per il Presidente filo-russo Viktor Yanukovich, mentre a ovest i cittadini hanno optato per la filo-occidentale Yulia Tymoshenko.
A rafforzare questo senso di un’identità irrimediabilmente divisa, negli ultimi mesi si è prodotto un vero e proprio braccio di ferro tra la Russia e l’UE: la prima con l’obiettivo di mantenere l’Ucraina all’interno della sua sfera d’influenza, mentre l’UE proponeva al paese un processo di avvicinamento politico-economico. Proprio la decisione del Presidente Yanukovich di respingere l’accordo UE è stata la scintilla delle proteste a cui stiamo assistendo ultimamente.
Gli oppositori al Governo vedono l’ingerenza della Russia come un modo per bloccare l’Ucraina nell’orbita del Paese e guardano all’alleanza con l’Europa come l’unico modo per preservare la democrazia e lo stato di diritto.
La tensione è attualmente alta e c’è il rischio concreto che la piega insurrezionale diventi una guerra civile, come ha ricordato Emma Bonino. Quali sarebbero le ripercussioni sui mercati finanziari?
I mercati e la crisi Ucraina
Girando decisamente pagina e provando a guardare alla situazione con il binocolo dei mercati, vi proponiamo un grafico: l’andamento dell’ETF UBS ETF MSCI EMERGING MARKETS A (il cui è ISIN LU0480132876). Questo ETF, che mostra l’andamento dei mercati emergenti, lo potete trovare gratuitamente nel sito Advise Only, basta solo l’iscrizione. Lo stesso vale per qualsiasi altro ETF, azione o obbligazione.
Quello che emerge dal grafico di questo strumento, costruito su un paniere di indici che includono anche l’Ucraina, è che al momento non si evince un’eccessiva tensione a causa d’instabilità dell’Ucraina. Tuttavia, non bisogna sottovalutare il rischio di una crisi geopolitica, che andrebbe ad aggiungersi ai rischi d’instabilità degli altri Paesi Emergenti.
Cassio / Febbraio 26, 2014
Speriamo che Putin gli mandi i carri e gli chiuda il gas, peccato che si va verso la primavera.
Ci manca solo che questi bombardati di Ucraini entrino in Europa, come che non ne avessimo già abbastanza di problemi.
Che minchiata che e’ la UE saltera’ presto per aria insieme all’Euro.
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Mannella / Marzo 2, 2014
Putin ti ha ascoltato.
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