Perché le Borse continuano ad andare in altalena? Se siete a caccia di una motivazione plausibile, mettetevi il cuore in pace: i mercati oscillano spesso senza una ragione dominante
L’inversione di rotta dei mercati azionari venerdì e la chiusura odierna dei listini asiatici hanno alzato i livelli di guardia ed è subito scattata la domanda: ma perché le Borse sono così volatili?
Se cercate motivazioni, ce ne sono per tutti i gusti: la FED forse alzerà i tassi a settembre, la BCE ha deluso le aspettative, i rendimenti obbligazionari negativi non hanno senso, l’economia non cresce quanto dovrebbe, gli appuntamenti elettorali autunnali creano instabilità e così via.
Ma se lasciamo parlare i numeri, non c’è nulla di così strano: i mercati oscillano e spesso lo fanno senza una ragione dominante. La flessione dell’indice S&P500 di venerdì è stata la più acuta dal dopo-Brexit, ma se allunghiamo la memoria storica, giornate di questo tipo accadono con elevata frequenza.
Certo, ci stiamo avvicinando ad una fase delicata, bisogna esserne coscienti, ma non basta qualche giorno negativo per farci cambiare idea sul quadro dei mercati finanziari. Se, negli ultimi anni, ci fossimo fatti condizionare da qualche brutta giornata, ci saremmo persi delle buone opportunità. E così non è stato.
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