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AO Tutor Focus | Il punto di aprile

Aprile aveva tutte le carte in regola per essere un mese problematico: alla resa dei conti non è andata così male e i portafogli si sono comportati bene.

Punti chiave

  • La Gran Bretagna torna a votare. Il Governo britannico ha approvato quasi all’unanimità la proposta di andare ad elezioni anticipate proposta dal Premier Theresa May, confermate per il prossimo 8 giugno. I conservatori cercano in questo modo di consolidare il loro consenso (per il momento sono i favoriti nei sondaggi) in modo da poter fronteggiare con una maggioranza più solida le trattative sulla Brexit.
  • L’economia accelera. Il Fondo Monetario Internazionale (FMI) ha confermato che l’economia mondiale sta attraversando una fase di ripresa ciclica favorita dal graduale recupero dell’attività manifatturiera, del commercio e degli investimenti. Nel 2017, il PIL mondiale dovrebbe crescere del 3,5% rispetto al 3,1% del 2016.
  • In Francia si profila un Governo di centro. Emmanuel Macron ha vinto il primo turno delle elezioni Presidenziali, secondo la maggior parte dei sondaggi dovrebbe vincere anche il ballottaggio del 7 maggio piuttosto agilmente contro la sfidante del Front National, Marine Le Pen.

Grafico del mese

E chi lo ferma più. L’indice NASDAQ ha superato i 6000 punti base toccando il nuovo massimo storico. La bolla delle dot.com scoppiata negli ultimissimi anni ’90 è ormai solo un ricordo. Tuttavia, per noi la tecnologia (a livello mondiale) rimane uno dei settori con il miglior profilo valutazioni – momentum.

2017-04-27_1023

Commento generale

I sondaggi riacquistano un minimo di credibilità. La prima manche dell’elezioni francesi si è chiusa con il passaggio del turno di Emmanuel Macron e Marine Le Pen. Considerando che la maggior parte degli sconfitti (circa il 32% dei voti al primo turno) appoggiano Macron, le probabilità di vittoria del Front National sono davvero risicate. Mai dire mai, però sembra proprio che in Francia si delinei un Governo di centro. Un bel sospiro di sollievo per l’Europa e i mercati.

Dall’altra parte dell’Atlantico, la Casa Bianca ha presentato una riforma fiscale decisamente più ragionevole di quello che si pensava nel mese di gennaio. Ora la proposta deve passare il vaglio del Congresso ed è probabile che da questa revisione ne esca una riforma ancora più equilibrata sul piano fiscale. In sostanza, Trump dovrebbe essere in grado di tagliare le tasse senza compromettere la sostenibilità finanziaria del Paese. Un buon segnale per l’economia USA e per la Federal Reserve, che potrebbe continuare a normalizzare la politica monetaria con calma, senza cambi di passo improvvisi. L’entusiasmo d’inflazione con cui è stata accolta la Presidenza Trump si è ridimensionata, ed è tutto sommato un bene per la maggioranza delle asset class. I tassi saliranno ma con calma, il clima finanziario rimane quindi favorevole agli attivi più rischiosi.

Il quadro non è infatti negativo: a quattro mesi dall’inizio di questo 2017, l’economia mondiale accelera, la FED ha alzato i tassi d’interesse, l’amministrazione Trump si sta dimostrando più ragionevole, in Cina non c’è nessuna crisi di capitale e l’Europa non ha ancora perso la sua anima unitaria.

Non stupisce che ad aprile, le Borse guadagnino ancora terreno e i mercati obbligazionari beneficino della flessione degli spread. Dopo tre mesi difficili, il petrolio ha smesso di scendere e potrebbe risalire la china se le voci del prolungamento sul taglio della produzione venisse confermato nella prossima riunione dell’Opec (il prossimo 25 maggio): con l’economia in crescita e l’OPEC che taglia la produzione, l’oro nero dovrebbe aver ormai superato il minimo dell’anno.

Snapshot Mercati

 

 

Valutazione per asset class

Fondamentalmente nulla è cambiato: le azioni sono meglio delle obbligazioni, e le materie prime sono l’asset class con le migliori valutazioni complessive.

Per quanto il NASDAQ abbia raggiunto un nuovo massimo storico, le valutazioni del settore tecnologico ci sembrano a fair value, e grazie al buon momentum di mercato è il settore con il migliore rapporto valutazioni – momentum. Per questa ragione, continuiamo ad averlo in portafoglio.

I portafogli

Dopo un mese di marzo “difficile” i portafogli hanno beneficiato del recupero dei titoli obbligazionari e le performance sono tornate per lo più positive da inizio anno. I titoli legati all’inflazione sono rimasti un po’ indietro ma continuiamo a pensare che offrano più valore delle obbligazioni governative non indicizzate (che manteniamo nella versione più diversificata possibile). Tra i titoli rischiosi, l’ETF Small Cap americano (SPDR RUSSELL 2000 US SMALL CAP) ha guadagnato il +4,5%, mentre la materie prime (LYXOR ETF COMMODIT THM R/C CRB TR C-EUR) hanno perso l’1,6%.

Complessivamente i portafogli sono ben bilanciati, esposti al rischio azionario in modo contenuto e diversificato, e per quanto possibile corti di duration (cioè hanno basso rischio tasso). Le ultime esposizione tattiche (ad Italia e India) stanno dando i loro frutti, ma è ancora presto per dare un giudizio definitivo.

In termini di scenario di rischio e valutazioni non è cambiato nulla, di conseguenza non abbiamo cambiato i portafogli.

[accordion title=”Portafogli Obiettivo”]

Non abbiamo effettuato variazioni di asset allocation.

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[/accordion] [accordion title=”Portafogli Tematici”]

Non abbiamo effettuato variazioni di asset allocation.

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[/accordion] [accordion title=”Portafogli Tattici”]

Non abbiamo effettuato variazioni di asset allocation.

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Scriveteci all’indirizzo: aotutor@adviseonly.com


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