Ripartono i rialzi delle materie prime? Molto dipende dall’idea che il mercato si è fatto circa le possibilità di schivare la tanto temuta recessione economica.
Mercoledì 31 maggio, il Bloomberg Commodity Index ha toccato il fondo. Il che – come spiega Alyce Andres, reporter per Bloomberg News e contributor per il blog Markets Live con base a Chicago, nella newsletter di Bloomberg – potrebbe segnalare che l’inflazione è agli sgoccioli.
A fine maggio gli investitori vendevano
Sul finire del mese di maggio, gli investitori puntavano proprio su questo ed erano quindi impegnati a vendere materie prime. Alla base, l’idea che i rialzi dei tassi della Federal Reserve fossero stati efficaci nel rallentare l’inflazione.
L’indice dei prezzi al consumo ha in effetti rivelato che è così, anche se su alcuni aspetti il rialzo dei prezzi rimane “appiccicoso”.
Poi è iniziato il rialzo
Da allora, fa notare sempre Andres, le materie prime hanno rialzato la testa. Come mai? Di fondo c’è la forza dei consumatori, che ha spinto i Commodity Trading Advisor ad acquistare materie prime.
In più, il mancato rialzo dei tassi da parte della Federal Reserve nella riunione di giugno ha spinto gli investitori ad acquistare con la convinzione che il ciclo di rialzi dei tassi possa essere giunto al culmine e che l’economia riuscirà quindi a evitare per un pelo una recessione.
Per finire, secondo Andres venerdì scorso il Bloomberg Commodity Index ha superato un trend negativo lungo 11 mesi. “Questo”, conclude, “è un altro fattore rialzista per le materie prime”. Noi, come sempre, staremo a vedere.