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HomeECONOMIA E MERCATICOMMENTO AL MERCATOBollettino AO | Fari sull’inflazione, nella speranza di rialzi Fed modesti, e sulla Cina

Bollettino AO | Fari sull’inflazione, nella speranza di rialzi Fed modesti, e sulla Cina

I fatti salienti della settimana

Tassi più alti. I più recenti dati sull’economia statunitense, più forti del previsto, potrebbero spingere la Fed ad aumentare i tassi di interesse più di quanto previsto in precedenza. E in Europa la musica al momento non è molto diversa.

I verbali della riunione di febbraio della Bce confermano infatti l’intenzione di “mantenere la rotta” sulla stretta monetaria, aumentando, come già anticipato, i tassi di un ulteriore 0,50% nella riunione di marzo, per poi valutare il da farsi.

Cosa ci dice l’inflazione? Innanzitutto, che a febbraio l’incremento annuale nell’Eurozona è stato dell’8,5%, in leggero calo rispetto all’8,6% di gennaio, ma il dato di fondo (che non considera energia e alimentari) è passato dal 5,3% al 5,6%.

In Italia l’inflazione è cresciuta del 9,2%, in rallentamento rispetto al 10% del mese precedente. In Germania è rimasta ferma all’8,7% a febbraio, mentre in Francia la variazione è stata pari al 7,2% dal 7% di gennaio, e la Spagna ha riportato un 6,1% dal 5,9% di inizio anno.

Pmi contrastanti. A febbraio l’indice Pmi manifatturiero dell’Eurozona si è attestato a 48,5 punti dai 48,8 di gennaio. In Francia è sceso a 47,4 da 50,5 e in Germania a 46,3 da 47,3. Dati in aumento invece in Italia (a 52 punti dai 50,4 di gennaio), in Spagna (a 50,7 da 48,4), nel Regno Unito (a 49,3 da 47) e negli Usa (a 47,7 dai 47,4 punti di gennaio).

L’indice Pmi servizi dell’area euro si è portato a 52,7 punti a febbraio, quello composito è al top da otto mesi. In Italia siamo a 52,6 punti per il Pmi servizi.

Disoccupazione. A gennaio, il tasso di disoccupazione nell’Eurozona è rimasto invariato al 6,7%. Il dato italiano ha registrato un incremento dello 0,1%, al 7,9%.

Deficit e Pil. Secondo l’Istat, nel 2022 il rapporto deficit/Pil italiano si è posizionato all’8%. Quanto alla variazione del Prodotto interno lordo, l’Istat ha segnalato un -0,1% nel quarto trimestre del 2022 e un +1,4% annuo, mentre la variazione acquisita per il 2023 è pari al +0,4%.

Intanto Moody’s ha rivisto al rialzo le previsioni di crescita del Pil per l’Italia nel 2023, al +0,3% dal -1,4% precedente.

 

 

Cina in ripresa. Dopo l’abbandono delle restrizioni anti-Covid, l’economia cinese sta mostrando i segni di una ripresa più decisa, con il settore manifatturiero che ha registrato il maggior progresso in oltre un decennio, l’attività dei servizi che è salita e il mercato immobiliare che si è stabilizzato.

I dati Pmi si aggiungono ad altri segnali di ripresa dell’economia e fanno gioco ai leader politici – il presidente Xi Jinping in primis – in vista del Congresso Nazionale del Popolo, nel corso del quale sarà reso noto un nuovo obiettivo di crescita.

La settimana del petrolio. A Londra è tornata la Settimana Internazionale dell’Energia, con due questioni in cima all’ordine del giorno: se la riapertura economica della Cina potrà sostenere la domanda e se le sanzioni alla Russia ridurranno l’offerta del gigante energetico.

Con il riavvio dell’attività economica da parte della Cina e il ritorno alla normalità delle abitudini di viaggio nel mondo, i colossi del settore vedono la possibilità di una ripresa.

India sotto i riflettori. Non solo Cina. A margine del G20 a Nuova Delhi, in India, il segretario di Stato Usa Antony Blinken ha avuto una breve conversazione con il ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov. È stato il primo incontro tra i due dall’inizio della guerra in Ucraina, ma non ha portato grosse novità nelle rispettive posizioni.

Al termine del vertice, malgrado i tentativi di mediazione della presidenza indiana, non si è raggiunto un accordo sulla dichiarazione finale, che Russia e Cina non hanno siglato per non sottoscrivere la condanna alla guerra.

Dall’India all’Italia. E proprio l’India “può facilitare il percorso per una pace giusta in Ucraina”, ha detto il presidente del Consiglio italiano Giorgia Meloni a margine di un incontro con il primo ministro indiano Narendra Modi a Nuova Delhi, incontro che punta a rilanciare il partenariato strategico tra India e Italia.

Settimana di vertici. Il presidente Xi Jinping ha incontrato a Pechino il presidente bielorusso Aleksander Lukashenko, il quale ha dichiarato che “sostiene pienamente” il piano cinese in 12 punti per porre fine alla guerra in Ucraina, accolto invece con una certa diffidenza in Occidente.

La Cina ha promesso di rafforzare i legami commerciali con la Bielorussia.

Brexit, ultima puntata. Nuovo accordo post-Brexit sul commercio tra Regno Unito e Unione europea: lo hanno presentato in settimana il primo ministro britannico Rishi Sunak e la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen.

 

Come si sono mossi i mercati

Azionario in rialzo. I listini azionari hanno chiuso il mese di febbraio in tenuta in Europa e in calo negli Stati Uniti, come abbiamo raccontato nel nostro riassunto mensile.

Ma il mese di marzo è partito con il piede giusto, nell’attesa della comunicazione degli obiettivi di crescita cinesi e nella speranza di rialzi Fed lenti e costanti onde limitare i rischi per l’economia. Chiusura in rialzo, nell’ultima seduta della settimana, anche per le Borse cinesi, in vista di nuovi possibili stimoli all’economia da parte della banca centrale cinese.

Valute e materie prime. Sul mercato valutario, nella mattinata di venerdì l’euro è risalito sopra quota 1,06 dollari. In lieve calo il prezzo del petrolio: Brent maggio sopra gli 84 dollari al barile, Wti aprile a 78 dollari.

E il gas? A fine febbraio, gli impianti di stoccaggio europei erano ancora pieni per oltre il 60%. Solo una volta negli ultimi vent’anni l’Europa ha avuto così tanto gas nelle sue riserve all’approssimarsi della fine dell’inverno.

Ma il contratto con consegna a dicembre è circa il 290% sopra della media del 2020 e dell’inizio del 2021. Nella newsletter di Bloomberg, Eddie van der Walt ipotizza una forma di quello che gli economisti comportamentali chiamano “availability bias” (pregiudizio di disponibilità), con gli investitori che sovrappesano eventi recenti e scioccanti nei loro prezzi. Questo potrebbe far tardare i ribassi.

 

Indici azionari Performance settimanale Performance da inizio mese
FTSE MIB 0.44% 1.11%
MSCI Europe -0.53% 0.46%
S&P 500 -0.85% -1.60%
Nikkei 0.00% -2.76%
Shanghai Composite CSI 300 -0.01% -1.16%
Indici obbligazionari Performance settimanale Performance da inizio anno
10-yr yield on Italian Bond (BTP) 4.62% 4.64%
10-yr yield on US Treasuries 4.08% 3.88%
10-yr yield on German Bund 2.75% 2.53%
10-yr yield on Eurozone bonds 2.75% 2.53%
Spread Btp-Bund 184.1 punti 24.38%
Materie prime Performance settimanale Performance da inizio mese
Oro 55.84 eur/gr (0.71%) -1.19%
Petrolio Wti 77.53 usd/barile (3.17%) 2.57%
Valute Performance settimanale Performance da inizio mese
Cambio Eur/Usd 1,0605 (0.13%) -3.02%
Cambio Eur/Gbp 0,8854 (0,71%) -0.25%

Indici di mercato. Dati aggiornati ore 17.00 del 03/03/22.

 

I market movers della prossima settimana

Dal Regno Unito attesi gli aggiornamenti sull’indice dei direttori degli acquisti del settore costruzioni, sulla produzione manifatturiera e sul Pil.

Negli Stati Uniti attenzione ai dati sul mercato del lavoro (variazione dell’occupazione non agricola, nuovi lavori JOLTs e buste paga del settore non agricolo) e alle testimonianze del presidente della Fed Jerome Powell.

In Giappone ultimo meeting BoJ per il presidente uscente Haruhiko Kuroda, sullo sfondo di un Pmi manifatturiero che si è contratto a 47,7, il calo più significativo dal settembre del 2020, e di una produzione industriale che ha registrato il peggior dato degli ultimi otto mesi, scendendo del 4,6% rispetto al mese precedente. Atteso l’aggiornamento sul Pil.

 


 

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