Cambiano le regole in materia di informazioni chiave che i fondi d’investimento devono fornire ai risparmiatori. Lo stabiliscono le ultime modifiche al Regolamento Emittenti riportate nella delibera 22551 del 21 dicembre 2022 della Consob, modifiche da quest’ultima approvate “in attuazione della disciplina comunitaria”, come spiega una nota recentemente diffusa.
Informazioni chiave ai risparmiatori: cosa cambia?
Il Kid, ossia il Key information document, già adottato per i prodotti finanziario-assicurativi e per i Fondi di investimento alternativi (i cosiddetti Fia) chiusi rivolti agli investitori al dettaglio, varrà anche per le altre categorie di fondi, cioè gli Oicvm e i Fia aperti destinati alla clientela al dettaglio.
Fino a tutto il 2022, Oicvm e Fia aperti hanno beneficiato di un’apposita esenzione prevista dalla normativa europea e hanno utilizzato un altro schema di documento informativo sintetico, il cosiddetto Kiid (Key investor information document), come prescritto dalle disposizioni Ue di settore.
Che differenza c’è tra Kid e Kiid?
I due documenti hanno lo stesso scopo, e cioè dare agli investitori le informazioni utili a compiere scelte consapevoli comparando prodotti di diverse case prodotto sulla base di una serie di criteri standard.
- Il Key investor information document, o Kiid, è previsto dall’articolo 78 della direttiva 2009/65/CE (la cosiddetta direttiva Ucits) e disciplinato dal regolamento (UE) numero 583/2010 della Commissione del primo luglio 2010.
- Nel 2014, poi, il regolamento Priips ha introdotto il Key information document o Kid, contenente le informazioni chiave da fornire agli investitori al dettaglio in occasione dell’acquisto di prodotti d’investimento al dettaglio e assicurativi preassemblati (i Priips, appunto), sempre con l’idea di agevolarne comprensione e comparabilità.
Come si presenta il Kid?
Redatto in forma standardizzata, chiara e concisa, di lunghezza non superiore alle tre pagine, il Kid si applica a un’ampia gamma di prodotti, al cui interno sono ricompresi gli Organismi di investimento collettivo del risparmio (Oicr), siano essi Organismi di investimento collettivo in valori mobiliari (Oicvm) o fondi di investimento alternativi (Fia).
A redigerlo e pubblicarlo devono essere gli ideatori dei Priips, mentre all’investitore al dettaglio lo deve fornire chi offre consulenza su un Priip o vende tale prodotto. Ovviamente, questo obbligo va adempiuto prima che gli investitori siano vincolati da qualsiasi contratto od offerta relativa al Priip.
Per gli Oicvm, il regolamento Priips prevedeva l’esenzione da tutti questi obblighi fino al 31 dicembre 2019, data poi prorogata al 31 dicembre 2022 dal regolamento (UE) 2021/2259 del Parlamento europeo e del Consiglio del 15 dicembre 2021.
Che fine fa il Kiid?
Considerato che Kiid e Kid sono tutti e due informative sintetiche sulle caratteristiche chiave di un prodotto, contestualmente al regolamento (UE) 2021/2259 il Parlamento europeo e il Consiglio hanno adottato la direttiva (UE) 2021/2261, che ha modificato la direttiva Ucits (quella che prevedeva il Kiid con due “i”) per evitare la duplicazione di oneri informativi a carico dei gestori e la sovrapposizione di informazioni per l’investitore finale.
Dal primo gennaio 2023, quindi, gli investitori al dettaglio in Priips devono ricevere solo e soltanto il Kid (con una “i”) e non anche il Kiid. Anche per i Fia aperti è giunto a conclusione il periodo di esenzione dal regime Priips, e quindi anche per loro dal primo gennaio vige l’obbligo di redazione del Kid.
Dal Kiid al Kid: perché?
Perché in questo modo si uniformano le regole sui documenti informativi sintetici, quelli che – come abbiamo detto – in poche pagine descrivono le caratteristiche dei prodotti finanziari offerti, tra le quali durata, rendimento e grado di rischio.
Dal 2023, dunque, tutti i tipi di Priips rivolti alla clientela al dettaglio saranno accompagnati da informazioni chiave presentate secondo lo stesso modello. Continueranno a fare eccezione le offerte di fondi Oicvm rivolte agli investitori non al dettaglio (i cosiddetti investitori “qualificati”, come per esempio banche e imprese d’investimento), per le quali i gestori potranno scegliere tra Kid e Kiid.