Com’è cambiata la domanda di prodotti finanziari da parte delle famiglie? Bella domanda. La giriamo alla Banca d’Italia, che in un suo recente focus sulle economie regionali, diffuso a dicembre, fa il punto anche su questo.
Ebbene, Bankitalia ci dice per esempio che nel primo semestre del 2022 le richieste di obbligazioni bancarie sono diminuite nel Nord Ovest e aumentate nel Mezzogiorno, a fronte di una stabilità nel resto del Paese.
Più bond e azioni, meno Oicr e polizze
Diversamente dal recente passato, si legge sul documento, le famiglie “hanno diminuito la loro domanda rivolta ai prodotti del risparmio gestito”. Quindi quote di Organismi di investimento collettivo del risparmio (i cosiddetti Oicr, categoria nella quale rientrano i fondi comuni di investimento e le Sicav) e polizze assicurative rivalutabili, unit linked, index linked o ibride. La preferenza è andata invece a titoli di Stato e azioni. Per queste ultime, la domanda è cresciuta meno nel Nord Est.
Ecco il riassunto nel grafico proposto dalla Banca d’Italia.
Spread bancari in aumento
Quanto agli effetti dell’inflazione e dei tassi in rialzo, nella prima parte dell’anno le banche hanno continuato a mantenere gli spread applicati agli strumenti della raccolta su livelli contenuti – intendendo per “spread” la differenza tra tassi effettivamente applicati e tassi di riferimento.
Il rapporto sottolinea comunque che nel Nord Ovest gli intermediari hanno incrementato i differenziali offerti sui depositi a vista e sulle obbligazioni proprie. E su queste ultime, gli spread sono saliti anche nel Mezzogiorno.