L’acquisizione di Twitter da parte di Elon Musk potrebbe dare luogo a un aumento della leva finanziaria “significativamente al di sopra della soglia di downgrade di 1,5x associata al rating BB+ dell’emittente”. Così si è espressa l’agenzia S&P Global Ratings in una nota che ha fatto seguito all’accordo per l’acquisizione del social da parte di Musk. Come ormai tutto il globo terracqueo sa, infatti, la società ha accettato l’offerta da 54,20 dollari per azione presentata dal ceo di Tesla.
Come verrà finanziata l’operazione? In un file depositato alla Sec la settimana scorsa, Musk ha fatto sapere di avere avuto accesso a una linea di credito da 13 miliardi di dollari da un consorzio guidato da Morgan Stanley e che dallo stesso istituto arriverà poi un ulteriore prestito da 12,5 miliardi. Infine, 21 miliardi saranno direttamente attinti dalle personali risorse del patron di Tesla. E allora, dov’è che storce il naso S&P Global Ratings?
Da dove nascono i dubbi di S&P Global Ratings?
“Abbiamo in programma di raccogliere maggiori informazioni sui dettagli del margin loan, ma è possibile che consolidiamo il prestito nella struttura del capitale e nelle metriche di credito di Twitter”, scrivono gli esperti dell’agenzia di rating.
Twitter attualmente ha solo 5,29 miliardi circa di dollari di debito non garantito. Indipendentemente dal fatto che il margin loan sia incluso nelle metriche di credito di Twitter, “la quantità di debito nella struttura del capitale aumenterà significativamente e la leva finanziaria sarà ben al di sopra della nostra soglia di leva 1.5x per il rating attuale”. Insomma, la transazione potrebbe con tutta probabilità comportare un downgrade di più di un gradino del rating dell’emittente, posizionandosi alla fine non oltre la categoria B.
Ma c’è anche un tema di controllo e governance
La transazione proposta, secondo S&P, aumenta i rischi e l’incertezza intorno ai potenziali cambiamenti di strategia, gestione e governance. “Attualmente non abbiamo informazioni sufficienti sulla componente azionaria del finanziamento proposto per determinare se Musk avrà il controllo economico o di voto di Twitter dopo la chiusura dell’affare”.
Ma attenzione. “La presenza di ulteriori investitori azionari esterni non ci impedirebbe di considerare l’azienda come un’entità controllata, specialmente se li consideriamo come un consorzio di investitori azionari che esercitano il controllo congiuntamente. In genere, consideriamo la proprietà di controllo come un rischio chiave in termini di governance, dal momento che chi ha in mano il controllo può mettere i propri interessi al di sopra degli interessi di altre parti interessate, compresi i detentori di debiti”.
Musk ha anche indicato che potrebbe potenzialmente utilizzare il suo controllo per attuare cambiamenti nella strategia operativa di Twitter: vedremo in che direzione.
I hope that even my worst critics remain on Twitter, because that is what free speech means
— Elon Musk (@elonmusk) April 25, 2022
In conclusione: Twitter osservato speciale fino a nuovo ordine
“Prevediamo di risolvere il posizionamento in CreditWatch una volta che l’acquisizione proposta si chiuderà e potremo valutare la struttura del capitale di Twitter, la strategia operativa e la governance come entità privata. Crediamo che sia probabile che abbasseremo il rating di credito dell’emittente di più tacche a causa della nostra aspettativa secondo la quale la leva finanziaria sarà ben al di sopra della nostra soglia di downgrade di 1,5x”.
Così si chiude la nota diffusa dall’agenzia di rating. “Il debito esistente sarà probabilmente rimborsato come parte della transazione, ma se rimane, potremmo abbassare il nostro rating su quel debito di più di una tacca, data la nostra aspettativa secondo cui la leva finanziaria aumenterà e ci sarà un debito garantito sostanziale con un ranking più alto nella struttura del capitale”.