Nemmeno il romanticismo può scappare al caro prezzi. L’inflazione galoppante lega le mani ai consumatori da queste e dall’altra parte dell’Oceano, costringendo milioni di innamorati a rinunciare addirittura alle classiche rose rosse per la loro dolce metà nel giorno di San Valentino.
Stando all’associazione Coldiretti, per esempio, in Italia oltre la metà di chi farà un regalo per il 14 febbraio ha deciso di non comprare rose, il cui prezzo al dettaglio è balzato in alto del 40% arrivando a circa 10 euro per un fiore a gambo lungo (sopra i 70 cm). In alternativa, molti hanno optato per bouquet misti e decisamente più economici. In ogni caso, San Valentino è una delle prime feste con il sapore di una ritrovata normalità, dopo l’addio (si spera) alle mascherine all’aperto. E merita un festeggiamento, anche se all’insegna del risparmio. Sempre secondo Coldiretti, la spesa complessiva per l’occasione si aggirerà in Italia sui 100 milioni di euro.
Anche negli Stati Uniti il giorno di San Valentino risente della dinamica inflazionistica. Qui la spesa stimata è su un altro ordine di grandezza: viaggiamo sui 24 miliardi di dollari, stando alla National Retail Federation, il 9,6% in più rispetto allo scorso anno. Un incremento legato appunto più all’aumento dei prezzi (+7,5% negli Usa nel 2021) che a un maggiore slancio di romanticismo.
La maggior parte degli americani, scrive Quartz, opterà per un classico – cioccolatini, gift card o fiori. Ma spenderà di più rispetto allo scorso anno.
C’è da dire che anche negli Usa si sente il desiderio di tornare alla normalità (e alla socialità) e lo si vede nell’aumento dei regali “esperienziali”, come biglietti per teatro o concerti, cene fuori e così via. Quest’anno, infatti, stima sempre la National Retail Federation, gli americani spenderanno circa 4,3 milioni di dollari in una serata fuori e il sito di prenotazioni a ristorante OpenTable riporta un aumento del 30% per la serata del 14 febbraio rispetto al 2021.
Nel complesso, la spesa per la giornata di San Valentino si aggirerà sui 175 dollari per un consumatore Usa medio, contro i 164 dollari dell’anno scorso.
La verità è che gli americani non stanno spendendo di più solo per i regali. Il rapporto sull’inflazione di gennaio negli Stati Uniti mostra che, se sotto certi aspetti l’economia si è riassestata dopo le perturbazioni pandemiche, ci sono settori in cui i prezzi sono ancora decisamente fuori controllo.
Prendiamo ad esempio le auto a noleggio: nella primavera e nell’estate del 2021, i prezzi erano sono saliti alle stelle, con i consumatori appena vaccinati che hanno ripreso a viaggiare e le auto che sono diventate più costose a causa della carenza di semiconduttori. Ecco, ora i prezzi sono tornati a scendere, con un -7% a gennaio e un -2,7% a dicembre 2021.
Ma come dicevamo, non tutti i settori sono stati così fortunati, anzi: per rendersene conto basta dare un’occhiata al grafico qui sotto.