I fatti salienti della settimana
E alla fine arriva Putin. Il presidente russo Vladimir Putin ha ricordato chi comanda in fatto di gas: in un mercoledì caotico che ha visto il benchmark europeo salire del 40% in pochi minuti, ha infatti gettato acqua sul fuoco dei prezzi dicendo che quest’anno la Russia potrebbe iniettare maggiori quantità del vitale carburante in Europa.
Lo farebbe però attraverso il canale già esistente, quello cioè che passa dall’Ucraina, perché il gasdotto Nord Stream 2 non è ancora operativo. E sarebbe proprio per ottenere in fretta le ultime autorizzazioni/certificazioni – in altre parole, per fare un po’ di pressione – che finora si sarebbe limitato a guardare senza far nulla. Un sospetto che lo stesso Putin ha rigettato.
Carissima energia. Di fame di gas e rincari in bolletta si è parlato all’Eurogruppo (vertice dei ministri dell’Economia dell’area euro che precede l’Ecofin) e all’Ecofin (organismo europeo che riunisce i ministri dei 27 Paesi UE).
La Spagna ha proposto la creazione di un consorzio comune per stoccare le riserve: la capacità di stoccaggio limitata è, al momento, uno dei problemi del Vecchio Continente. Per il presidente del Consiglio italiano Mario Draghi sarebbe “una cosa molto positiva non farsi trovare impreparati rispetto a picchi dell’energia che non hanno solo conseguenze sull’economia ma anche sulla distribuzione, sulla diseguaglianza”.
Ma la Finlandia ha storto il naso, e anche il vicepresidente della Commissione europea Valdis Dombrovskis e il commissario per gli Affari economici Paolo Gentiloni hanno manifestato una certa cautela.
Facebook, dove sei? All’inizio della settimana i server di WhatsApp, Instagram e Facebook si sono impallati rendendo inaccessibili le tre piattaforme per sei ore circa. A monte pare ci sia stato un errore interno all’azienda che, in pratica, ha impedito a tutto l’Internet di ritrovare le coordinate virtuali di Facebook.
Intanto Frances Haugen, ex product manager di Facebook, parlando in udienza al Congresso statunitense ha accusato la creatura di Zuckerberg di aver messo “i profitti davanti alle persone”. Naturalmente, Facebook nega1.
Effetti sul titolo. Anche a causa di questo “spegnimento”, Facebook ha perso più di 6 miliardi di dollari. E la ricchezza di Zuckerberg è scesa a 121,6 miliardi di dollari.
Non solo Evergrande. Mentre le autorità di regolamentazione continuano a occuparsi di Evergrande2, le cui azioni sono state sospese in vista di un’“importante transazione”, un altro sviluppatore cinese ora è in crisi: si tratta di Fantasia Holdings Group, che non è riuscito a ripagare un’obbligazione in scadenza.
A proposito di Cina. Il segretario al commercio degli Stati Uniti Katherine Tai ha fatto sapere che gli Usa taglieranno alcune tariffe poste dall’ex presidente Donald Trump sulle merci provenienti dalla Cina, ma spingeranno verso nuovi accordi affinché Pechino “smetta di versare miliardi di dollari di sussidi statali nelle sue industrie”.
Intanto il presidente Joe Biden ha detto di aver parlato con il presidente cinese Xi Jinping e di aver concordato sulla necessità di rispettare l’accordo su Taiwan. L’isola non è tranquillissima: il ministro della Difesa, parlando alla stampa, ha detto che Pechino potrebbe organizzare un’invasione su larga scala di Taiwan entro il 2025.
C’è un nuovo primo ministro. Il Parlamento giapponese ha eletto l’ex ministro degli Esteri Fumio Kishida come nuovo primo ministro al posto del dimissionario Yoshihide Suga.
Ci sarà un nuovo cancelliere. In Germania il Partito socialdemocratico guidato da Olaf Scholz ha avviato le trattative per formare il nuovo governo tedesco con i Verdi di Annalena Baerbock e i Liberaldemocratici di Christian Lindner.
Riforma fiscale in Italia. Il Consiglio dei ministri ha dato il via libera alla delega per la riforma fiscale: assenti i ministri leghisti che, come anche alcuni presidenti di Regione, temono un aumento di tasse e imposte sulla casa.
Nel mirino soprattutto la prevista riforma del catasto, dalla quale però – ha assicurato Draghi – non deriveranno incrementi. “Nessuno pagherà di più e nessuno pagherà di meno”, ha detto3.
Default scongiurato in Usa. Repubblicani e Democratici hanno raggiunto un accordo sull’aumento del tetto del debito federale statunitense: l’innalzamento del limite è stato fissato a 480 miliardi di dollari, un importo che, secondo il segretario al Tesoro Janet Yellen, dovrebbe essere sufficiente a coprire le necessità del Paese fino al 3 dicembre.
Come si sono mossi i mercati questa settimana
Inversione di rotta. Borse in calo schiacciate dallo spettro della crescita dell’inflazione e la crisi immobiliare in Cina, che hanno continuato a tenere sulle spine i mercati. Cambio di rotta per i listini azionari sul finire della settimana. Il risveglio si è avuto grazie all’accordo sull’aumento del tetto del debito federale Usa e l’intervento di Putin sul gas.
La scelta di Opec+. I prezzi del petrolio, dal canto loro, hanno raggiunto i massimi da sette anni dopo che l’Opec+ lunedì ha deciso di mantenere il suo programma di graduali aumenti mensili della produzione: confermato quindi l’incremento dell’offerta di 400.000 barili al giorno già previsto per novembre, senza alcuna revisione al rialzo.
Inflazione e rendimenti. In settimana i rendimenti trentennali del Tesoro americano sono saliti ai massimi da giugno, in scia al timore che l’aumento dei prezzi dell’energia provochi un’accelerata dell’inflazione. Il rendimento di riferimento è saltato oltre il 2%.
Indici azionari | Performance settimanale | Performance da inizio mese |
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Azioni Italia | 1.68% | 0.64% |
Azioni Europa | 1.38% | -1.57% |
Azioni Usa | 1.01% | -2.57% |
Azioni Cina | 1.11% | -7.09% |
Indici obbligazionari | Performance settimanale | Performance da inizio mese |
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Bond governativi eurozona | -0.32% | -1.33% |
Bond governativi usa | -0.94% | -2.05% |
Bond corporate usa | -0.74% | -1.25% |
Spread Btp-Bund | 102 punti | -5,27% |
Materie prime | Performance settimanale | Performance da inizio mese |
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Oro | 1771.53 (0.35%) | -2.13% |
Petrolio Wti | 79.64 (2.90%) | -1.77% |
Valute | Performance settimanale | Performance da inizio mese |
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Cambio Eur/Usd | 1.1568 (-0.46%) | -2.08% |
Cambio Eur/Gbp | 0.8483 (-0.64%) | -1.10% |
Indici di mercato. Dati aggiornati ore 16.30 dello 01/10/21
I market movers della prossima settimana
Attenzione alla conferenza annuale virtuale dell’Institute of International Finance, che vedrà tra i partecipanti diverse importanti banche centrali.
Negli Stati Uniti occhio al verbale della riunione del Fomc del 21 e 22 settembre e ai dati sull’inflazione a settembre, attesi entrambi per mercoledì.
In Cina giovedì si conosceranno i dati sull’inflazione.
Riflettori puntati anche sul World Economic Outlook del Fondo Monetario Internazionale, sullo US Empire State Manufacturing Index, sull’indice del sentiment dei consumatori della University of Michigan e sullo Zew tedesco.
Al via, infine, la stagione delle trimestrali per il terzo trimestre dell’anno.
1. Facebook down: cos’è successo?
2. Il caso Evergrande spiegato
3. Riforma del catasto