Il Capodanno cinese ha alzato il velo sull’anno del Bufalo, il quale a livello simbolico rappresenta la prosperità ottenuta con i frutti del proprio lavoro. La leggenda vuole che, i nati sotto quest’anno, siano persone resilienti proprio come questo forte animale. Sembra un po’ la storia della Cina nel corso della pandemia, ovvero quella di un Paese che pare essere uscito ancora più forte e competitivo da una delle più gravi emergenze della storia recente. Prova ne è il tasso di crescita del Pil, che nel 2020 è stato l’unico al mondo a essere positivo con il suo +2,3%. E, per quanto riguarda il 2021, gli analisti sono arrivati a ipotizzare una crescita tra l’8 e il 9 per cento. La figura di bufalo resiliente, quindi, ben si addice alla Cina.
Un nuovo modello di sviluppo per la Cina
E se l’ex Celeste impero è ormai un trend per gli investitori mondiali, altrettanto si può dire del mondo Esg, ovvero tutti quegli investimenti che escludono dal proprio universo di riferimento quelle aziende che non rispettano parametri etici a livello sociale, ambientale e di governance. La Cina, finora, si è espansa con un modello di sviluppo poco sostenibile ed è il primo Paese al mondo per emissioni di CO2. Di recente, però, il governo ha preso coscienza del problema e ha detto di voler investire per essere più sostenibile e, al pari di altre importanti economie industriali, intende stanziare sempre più risorse che andranno a favorire le aziende che incorporano criteri Esg nella propria attività.
Un modo per investire sulle azioni cinesi
Si tratta quindi di un’opportunità d’investimento interessante per chi guarda a Oriente. Diverse case di gestione stanno sviluppando prodotti ad hoc come, per esempio, la svizzera Ubs. Ma attenzione, perché esistono vari tipi di azioni: per esempio ci sono la A shares, cioè le aziende scambiate sui mercati di Shanghai e Shenzen e sono accessibili solo agli investitori locali e agli istituzionali stranieri autorizzati. Mentre le B shares, sempre scambiate su Shanghai e Shenzen, inizialmente erano solo per gli stranieri, ma ora sono accessibili anche ai risparmiatori domestici. Poi esistono le azioni off-shore, quotate a Hong-Kong e controllate direttamente dallo stato cinese o da privati. Infine, ci sono le foreign shares che sono di aziende cinesi quotate a New York, Londra o Singapore. L’indice MSCI China consente di investire su una selezione delle migliori aziende delle categorie appena elencate.
Un prodotto con un robusto profilo Esg
Ubs dal canto suo ha realizzato un Etf, un fondo a gestione passiva che replica un indice, con rigidi criteri Esg. L’indice MSCI China ESG Universal 5% Issuer Capped, infatti, è basato sull’indice MSCI China che comprende titoli a capitalizzazione medio-alta dei mercati azionari cinesi. A questo però si aggiunge una ponderazione massima per emittente del 5% e, inoltre, sono applicati tre gradi di esclusione: non sono infatti considerate nell’universo investibile le società senza un rating ESG, le realtà con un punteggio per le controversie pari a 0 e, infine, tutte quelle società coinvolte nella produzione di armi controverse. Quella appena descritta è la strategia meno severa, chiamata Esg Universal. Esiste, tuttavia, la possibilità di creare altri quattro panieri con criteri di esclusione ancora più rigidi, in base alla severità dell’investitore.
Eccoli nello specifico (in ordine di severità):
- “Esg Leaders”
Esclusioni: società convolte nell’intrattenimento per adulti, produzione di armi, gioco d’azzardo, ogm, energia nucleare - “SRI”
Esclusioni: società coinvolte nella produzione di armi da fuoco civili, armi nucleari, tabacco, alcolici, carbone termico - “Esg Focus”
Esclusioni: società coinvolte nella produzione di armi controverse e tabacco, società senza un rating Esg e società con un punteggio per le controversie pari a 0 - “Esg Select”
Esclusioni: società coinvolte nella produzione di armi convenzionali, civili, tradizionali e nucleari, alcolici, gioco d’azzardo ed energia nucleare.
Un paniere che tiene conto dei miglioramenti sul fronte ESG
La strategia d’investimento dell’indice MSCI China ESG Universal 5% Issuer Capped mira, inoltre, ad aumentare l’esposizione a quelle società che non solo dimostrano un profilo ESG robusto, ma anche la tendenza a migliorarlo. Pertanto, il paniere viene periodicamente ribilanciato, con titoli ponderati in base al prodotto tra il peso della loro capitalizzazione di mercato nell’indice principale e il loro punteggio ESG combinato. Quest’ultimo parametro è ricavato dal prodotto tra l’MSCI Rating (che va da un massimo di 2, attribuito alle società valutate con una tripla A nelle pratiche ESG, a un minimo di 0,5 assegnato alle realtà con una tripla CCC) e l’MSCI ESG Rating Trend che può avere un valore 1,25 (upgrade), 1 (neutral) e 0,75 (downgrade) e indica se un titolo sta migliorando o meno sul fronte ESG.