Molto spesso gli imprenditori non comprendono fino in fondo l’importanza di questo documento. In realtà l’analisi del bilancio è fondamentale per compiere scelte aziendali consapevoli
Comprendere un bilancio non è cosa semplice, tuttavia dalla sua lettura si possono trarre importanti informazioni sullo stato di salute dell’azienda.
Molto spesso gli imprenditori – a differenza degli investitori! – non comprendono l’importanza di questo documento e si affidano a soggetti terzi per la sua redazione, limitandosi ad approvarlo e firmarlo come previsto dalla legge, senza alcun tipo di analisi o approfondimento.
In realtà il bilancio è una fonte preziosissima di informazioni sulla reale situazione della società, che potrebbero guidare l’imprenditore verso scelte aziendali più consapevoli ed efficaci.
Che cos’è il bilancio?
Partiamo da una definizione: il bilancio d’esercizio è l’insieme dei documenti contabili che un’impresa deve redigere periodicamente, ai sensi di legge, per accertare in modo chiaro e corretto la propria situazione patrimoniale e finanziaria al termine di un determinato periodo di riferimento, e per calcolare il risultato economico dell’esercizio stesso.
La redazione del bilancio ha due principali obiettivi: rispondere agli obblighi contabili e fiscali previsti dal codice civile e mettere a disposizione di operatori esterni e interni all’impresa (fornitori, creditori, risparmiatori, analisti finanziari, Stato, soci, dipendenti) informazioni sull’andamento dell’impresa stessa.
Nel bilancio, infatti, vengono illustrati la situazione complessiva dell’azienda (scenario economico, competitivo e ambientale in cui opera e con il quale interagisce; compatibilità e coerenza della gestione con il contesto esterno), l’andamento della gestione, l’andamento della redditività, gli aspetti finanziari e la loro influenza sulla formazione del risultato economico.
Le principali componenti del bilancio sono:
- stato patrimoniale
- conto economico
- nota integrativa
- Soci: l’importo che i soci hanno investito nell’azienda
- Terzi: denaro che soggetti terzi stanno prestando all’azienda o in maniera diretta (es. prestiti bancari) o indiretta (debiti vs fornitori, tipicamente quando il fornitore accetta di essere pagato in un momento successivo alla consegna della merce).
Nella sezione “attivo” invece, vediamo il modo in cui l’azienda sta investendo il denaro messo a disposizione dalla sezione “passivo”. Questi investimenti possono essere di lungo periodo (ad esempio investimenti in macchinari, attrezzature, immobili ecc.) che daranno un ritorno economico all’azienda nel lungo periodo oppure di breve periodo, ossia quegli impieghi che esauriranno la propria utilità nell’arco dei successivi 12 mesi (ad esempio magazzino, crediti ecc.), raggruppati nella macro voce “attivo corrente”.
Lo stato patrimoniale mostra anche “la ricchezza” attuale dell’azienda. Questa ricchezza è rappresentata dal “patrimonio netto”, ovvero la differenza algebrica tra “attivo” e “passivo” che, in estrema sintesi, esprime quanti soldi avrebbero in tasca i soci se si decidesse di liquidare l’azienda in quel preciso momento.
Proviamo ad approfondirli singolarmente in modo da offrire qualche indicazione di base per orientarsi nella lettura di questo importante documento.
Lo stato patrimoniale
Lo stato patrimoniale fotografa, in un dato momento, l’insieme dei beni di cui dispone l’azienda (il patrimonio, appunto) e l’insieme dei diritti esercitati su di essi da terze parti. Potremmo paragonarlo a un inventario che ci dice in un dato momento della vita aziendale chi sta finanziando l’impresa, per quale importo e come l’impresa stessa stia impiegando quei soldi.
Lo stato patrimoniale si articola in due sezioni: “attivo”, cioè gli investimenti cui l’impresa ha destinato le risorse reperite nello svolgimento della sua attività (i cosiddetti impieghi, ossia tutte quelle risorse di cui l’impresa si serve per la propria operatività) e “passivo”, ovvero i mezzi di finanziamento che l’azienda si è procurata.
In altre parole, nella sezione “passivo” troviamo risposta alla domanda: “chi sta finanziando l’impresa?”.
L’impresa è normalmente finanziata da due soggetti:
Il conto economico
Mentre lo stato patrimoniale mostra la solidità dell’impresa e illustra la sua situazione finanziaria ad una determinata data, il conto economico esprime la redditività (differenza tra ricavi e costi) di un business. In altre parole risponde alla domanda: quanti soldi questo business può potenzialmente generare?
Prendiamo come esempio un’azienda che produce tavoli di legno: i ricavi sono dati dalla vendita dei tavoli, mentre i costi sono costituiti dal prezzo della materia prima (il legno), dal costo della forza lavoro (lo stipendio degli operai) e dei macchinari, dagli interessi pagati sui prestiti a cui l’azienda ha fatto ricorso per acquistare i macchinari, dalle tasse da pagare allo Stato ecc…
Come è strutturato il conto economico?
Partendo dai ricavi (o da altre entrate) si sottraggono tutti i costi e le spese sostenuti per supportare le attività aziendali.
Il risultato è un utile di esercizio – nel caso in cui i ricavi siano superiori ai costi – o una perdita d’esercizio in caso contrario.
L’elemento di raccordo tra il conto economico e lo stato patrimoniale è rappresentato proprio dall’utile (o perdita) dell’esercizio che, se non distribuito ai soci, entrerà a far parte del patrimonio dell’azienda nell’ambito del capitale netto.
La nota integrativa
Si tratta di un documento che fa parte integrante del bilancio d’esercizio, in cui devono essere riportate tutte le informazioni che consentono una più veritiera e corretta rappresentazione della situazione economica, patrimoniale e finanziaria della società.
In particolare, nella nota integrativa devono essere indicate tutte le informazioni richieste dalla legge e utili a illustrare e chiarire i valori contenuti nello stato patrimoniale e nel conto economico – ad esempio i criteri contabili adottati, i dettagli e le motivazioni relative all’iscrizione di alcune voci dello stato patrimoniale e del conto economico.
1 – La legge di bilancio 2019, la legge delle conseguenze indesiderate e i PIR
2 – https://www.adviseonly.com/economia-e-mercati/economia-politice-e-societa/legge-di-bilancio-alle-porte-cose-e-a-cosa-serve/
3 – Cosa significa che i tassi delle banche sono negativi
Gianluca / Novembre 26, 2021
Buoniorno desidererei usufruire dei Vs servizi, ma sul sito non sono riuscito a trovare il modo.
Grazie e saluti.
Gianluca
/
Maria Paulucci / Novembre 29, 2021
Buongiorno!
Attualmente le idee d’investimento AO sono liberamente e gratuitamente consultabili nella sezione “Investire” e, se lo si ritiene interessante, si possono replicare nel proprio portafoglio d’investimento, ma a totale ed esclusiva iniziativa dell’investitore (noi non interveniamo e non forniamo alcun tipo di consulenza).
Per maggiori delucidazioni a riguardo, le segnaliamo questo nostro post: https://www.adviseonly.com/investire/comunicazione-ao/adviseonly-cambia-pelle-ecco-tutte-le-novita/
Attualmente AdviseOnly.com è principalmente un blog di approfondimento e di educazione finanziaria. In ogni caso, l’accesso alle sezioni è completamente gratuito.
Un saluto e grazie per seguirci!
Maria
/