Il caro è estinto e ci ha lasciato in eredità una casa: come funziona, in questo caso, la successione? L’ultima volta, se ricordate, ci eravamo lasciati con la promessa di occuparci in uno specifico post della successione degli immobili1: ecco inverata la nostra promessa.
Attenzione: l’argomento non si esaurisce di certo qui. Presto o tardi ci torneremo, per fornire ulteriori approfondimenti e/o per rispondere a vostre eventuali richieste di chiarimento (sempre da noi molto gradite).
Imposta di successione per gli immobili
Vi abbiamo già proposto un’operosa sintesi sulla successione, come farla e a chi rivolgersi2. Oggi, appunto, ci concentriamo sugli immobili. Ovviamente, lo facciamo perché anche chi riceve in eredità beni immobili e diritti reali immobiliari è tenuto a versare l’imposta di successione.
A quanto ammonta? Dipende dalla base imponibile, che si ricava dalla rendita catastale rivalutata del 5% e moltiplicata per un coefficiente che cambia a seconda del tipo dell’immobile, come sintetizziamo nella tabella che segue.
Coefficiente | Tipo di immobile |
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115,5 | Prima casa |
120 | Fabbricati appartenenti ai gruppi catastali A e C (esclusi quelli dellecategorie A/10 e C/1): qui rientrano le abitazioni di vario tipo (signorile,civile, economico, popolare, ultrapopolare, rurale), i villini, le ville, icastelli, i palazzi di eminenti pregi artistici o storici e le abitazioni e glialloggi tipici dei luoghi |
140 | Fabbricati appartenenti al gruppo catastale B |
60 | Fabbricati delle categorie A/10 (uffici e studi privati) e D |
40,8 | Fabbricati delle categorie C/1 (negozi e botteghe) ed E |
La norma prevede anche che “per i terreni non edificabili il valore imponibile si determina moltiplicando per 90 il reddito dominicale già rivalutato del 25%”, laddove per “reddito dominicale” si intende quella porzione di reddito legata alla proprietà dei beni e non all’esercizio dell’attività agricola.
Un breve riepilogo delle aliquote
Segnaliamo che, anche in questo caso, vale una serie di aliquote, a seconda del grado di parentela fra la persona deceduta e l’erede. Come si vede, per i coniugi, i figli, i genitori, i fratelli e le sorelle è prevista una franchigia, ovvero una soglia al di sotto della quale l’imposta non si paga, assente invece per tutti gli altri.
Aliquota | Destinatario |
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4% | Per il coniuge e i parenti in linea retta, da calcolare sul valore eccedente il milione di euro per ciascun erede |
6% | Per fratelli e sorelle, da calcolare sul valore eccedente i 100 mila europer ciascun erede |
6% | Da calcolare sul valore totale per gli altri parenti fino al quarto grado,affini in linea retta, nonché affini in linea collaterale fino al terzo grado |
8% | Da calcolare sul valore totale per le altre persone |
Bisogna ricordare anche che se il beneficiario del trasferimento è un portatore di grave disabilità (ai sensi della legge 104/1992) l’imposta non si applica sotto quota 1.500.000 euro.
Le altre imposte sugli immobili
Quando l’attivo ereditario comprende anche immobili e diritti reali immobiliari, oltre all’imposta di successione bisogna versare anche l’imposta di trascrizione, detta anche ipotecaria, e l’imposta catastale.
La prima nella misura del 2% del valore attribuito agli immobili, la seconda nella misura dell’1% dello stesso valore. In entrambi i casi, per ognuna delle due imposte occorre corrispondere almeno una misura fissa di 200 euro, con eventuali ulteriori agevolazioni se si tratta di prima casa.
Le due imposte, ipotecaria e catastale, vanno pagate prima di presentare la dichiarazione di successione, utilizzando il modello F24 con i codici tributo 1530 per l’imposta ipotecaria e 1531 per l’imposta catastale.
Chi deve presentare la dichiarazione e quando
Un ripasso, qui, può essere utile. La dichiarazione di successione va presentata entro 12 mesi dalla data di apertura della successione, la quale generalmente combacia con la data del decesso del contribuente.
Come ha chiarito a tuo tempo l’Agenzia delle Entrate3, sono obbligati a presentare la dichiarazione di successione:
- i chiamati all’eredità e i legatari o i loro rappresentanti legali
- gli immessi nel possesso dei beni, in caso di assenza o di dichiarazione di morte presunta
- gli amministratori dell’eredità
- i curatori delle eredità giacenti
- gli esecutori testamentari
- i trustee
Se più persone sono obbligate alla presentazione della dichiarazione, è sufficiente che la stessa sia presentata da una sola tra loro.
1 – Successione degli strumenti finanziari: come funziona?
2 – Successione, come fare e a chi rivolgersi
3 – Il Fisco sulla casa, fonte: Agenzia delle Entrate