FB US è il suo simbolo di quotazione sul mercato azionario americano; parliamo di Facebook, l’evento borsistico della settimana (dell’anno?).
Articoli di giornali, blog, social network impazziti e approfondimenti TV hanno salutato la terza IPO di tutti i tempi per dimensione: l’ingresso trionfale in Borsa del colosso inventato da Mark Zuckerberg. Prezzo di partenza: 38 $ per azione, ciò significa che la società è stata valutata 104 milardi di dollari (azioni quotate e non)!
Valore per utente dei principali operatori del mondo del web (clicca sull’immagine per ingrandire)
Vediamo che cosa significa, esaminando alcuni numeri di Facebook:
- gli utenti sono 900 milioni in tutto il mondo (quasi un terrestre su 7!)
- il valore dell’azienda è pari a oltre il 5% del PIL nominale italiano
- a questi prezzi, ogni utente è valutato circa 116 $
- Bloomberg indica che Facebook genera un fatturato di 1,32 $ per visitatore unico (Amazon 36,52 $, e-Bay 13,43 $ e Google 9,52 $)
- al prezzo di 38 $, un’azione Facebook è praticamente scambiata ad un valore 66 volte gli utili stimati per il 2012 (il P/E, rapporto prezzo-utili). Molti analisti considerano care le azioni quando il P/E è superiore a 15, anche se nel settore tecnologico è normale vedere valori molto più elevati; per Google, ad esempio, il valore è oggi 18,6 (nel 2004 era oltre 81!)
- nel 2011 ha raggiunto ricavi per $ 3,7 miliardi, per oltre l’80% provenienti dalla pubblicità
Cifre decisamente elevate, soprattutto se paragonata a molte “new entry” del passato, che significano aspettative di crescita enormi.
Facciamo un rapido raffronto con due IPO del recente passato: Google e Linkedin.
Dati di fonte Bloomberg, elaborazioni Advise Only
Ciò che si nota è soprattutto la terza colonna: la performance depurata dall’”effetto mercato”, rappresentato dall’indice Nasdaq. Le web company non si valutano così, ovvio, ma qualche perplessità rimane soprattutto vedendo come ha reagito il mercato al secondo giorno di quotazione, punendo il titolo con un sonoro -10,99% a fronte di un +2,46% del Nasdaq.
Quanto vale la pubblicità su Facebook? General Motors ha ritirato i suoi investimenti in pubblicità ($ 10 milioni) dichiarando: “la pubblicità su FB ha scarso impatto sui consumatori“. Ford, c’è da dire, è di parere opposto.
Quanto vale il potenziale accesso al mercato Cinese?
E un eventuale accordo con il Nasdaq per includere in Facebook una piattaforma di trading?
Chi è in grado oggi di valutare le potenzialità del data base di Facebook, con tutti i nostri gusti e le nostre caratteristiche?
Qual è il costo di altre acquisizioni strategiche?
C’è chi ha parlato di valutazione potenziale oltre i $ 150 miliardi, inoltre stando alla survey di analisti che si trova su Bloomberg il “target price” a 12 mesi è 40,95 $ che, ai prezzi odierni, significa una performance del 24% circa.
Del resto anche Google era considerata sopravvalutata e oggi…
Amore e odio quindi per il patron di Facebook che al momento è l’unico ad averci guadagnato con certezza. Gli investitori hanno premiato senza ombra di dubbio l’idea geniale di Mark Zuckerberg più che il suo reale giro d’affari e scommettono sul fatto che il futuro di Facebook sarà comunque più roseo di quello di Google.
Questo sempre se Advise Only non scalzerà le due società americane…
SignorGibbs / Luglio 22, 2015
col senno del poi ha già fatto 3 volte la quotazione…
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