C’erano una volta i “Paesi Emergenti*”. Continuiamo a chiamarli così ma, almeno in determinati casi, non saranno già “emersi”? Guardiamo i dati: attualmente tali Paesi producono circa la metà della ricchezza mondiale ma, soprattutto, contribuiscono alla crescita del PIL (“GDP” in inglese) mondiale per il 70%! Questi due numeri hanno un solo significato: il sorpasso!
Secondo le stime del Fondo Monetario Internazionale (IMF), tale sorpasso avverrà nel corso del 2012, come ben evidenzia il seguente grafico del Prof. Giorgio Di Giorgio della Luiss.
Ai lettori di Advise Only – il Blog consigliamo di tenere a mente questo traguardo, soprattutto per poter impostare correttamente delle scelte d’investimento a medio-lungo termine. L’importanza relativa dei Paesi sviluppati è in calo, la crescita economica è sempre più altrove, nelle economie emergenti e, laddove c’è crescita economica, ci sono anche aziende che fanno profitti, lavoratori che comprano beni e servizi e Stati sovrani che emettono debito con bilanci sostenibili, grazie all’elevato tasso di crescita.
Per il risparmiatore lungimirante o l’utente che vuole informarsi, ricordiamo che sul sito di Advise Only nell’area Analisi Mercati / Mappamondo finanziario è possibile tenere sott’occhio il rendimento a scadenza, le performance obbligazionarie, performance azionarie e rischio azionario di un elevato numero di Paesi del mondo (Paesi emergenti inclusi). Ricordate: un risparmiatore informato è un risparmiatore migliore.
*Argentina, Brasile, Cile, Cina, Colombia, Repubblica Ceca, Egitto, Grecia, Ungheria, India, Indonesia, Israele, Giordania, Corea, Malesia, Messico, Marocco, Pakistan, Perù, Filippine, Polonia, Russia, Sudafrica, Sri Lanka, Tailandia, Taiwan, Turchia, Venezuela.
