L’ultimo numero dell’Economist riporta una notizia breve ma veramente rivoluzionaria per il mondo del risparmio gestito: il più grande fondo comune del mondo, il PIMCO Total Return ($250 miliardi di asset), gestito dal leggendario Bill Gross avrà a partire dal 1° marzo 2012 una versione ETF.
Cosa vuol dire?
Il fondo PIMCO Total Return ha un taglio minimo di $ 1 milione che lo rende, di fatto, accessibile solo ai grandi risparmiatori. Ha inoltre dei costi molto elevati:
- Di gestione: 0,6% annui per la classe “A” (solitamente la classe tariffaria più a buon mercato)
- Per i distributori (cioè per chi colloca il fondo, l’equivalente di promotori, banche ecc…): il 3,75% pagato in anticipo, quindi all’atto dell’acquisto del fondo!
Se il primo anno spendo 0,60% + 3,75% = 4,35%, allora il fondo che compro deve guadagnare almeno il 4,35% affinché il mio investimento finisca per lo meno in pari!
La novità che introduce PIMCO è che l’ETF non sarà passivo, ma gestito attivamente: con strumenti liquidi e grande trasparenza.
Questa a nostro avviso è una strada veramente rivoluzionaria, gli ETF sono ottimi strumenti, ma non bastano, c’è bisogno di fondi e prodotti “gestiti”, perché un bravo gestore che pensa con spirito critico è migliore della replica meccanica di un indice di borsa e, in alcuni mercati poco liquidi e particolari (pensate alle small cap o ai titoli dei mercati emergenti in valute locali), non esistono indici affidabili da replicare.
Sono i costi il tasto dolente (e molto ricorrente) che caratterizza i fondi comuni, soprattutto per quanto concerne l’industria del risparmio gestito Italiano. Come molti risparmiatori sanno, infatti, i costi dei fondi sono elevati (a volte nascosti) e contrariamente a quanto si pensa, non vanno a pagare il lavoro di un bravo gestore ma, molto spesso, servono a pagare chi quel fondo lo distribuisce al pubblico: i collocatori.
Facciamo un esempio: è domenica e volete rimanere comodamente seduti sul divano, quindi chiedete a vostro figlio di andare a comprare il giornale all’edicola. Un servizio che sicuramente relegate con piacere, il problema è che sarà vostro figlio a scegliere la testata e, in più, vorrà 4 € oltre il prezzo!
La proporzione standard per il risparmio gestito è di circa 80 a 20 (come nel caso di PIMCO) cioè il collocatore si prende l’80% del costo sopportato dal risparmiatore, al gestore va il 20%. Queste, più o meno, sono le regole del gioco dappertutto. Impressionante, no?
L’alternativa più economica per evitare i costi di distribuzione è rappresentata, appunto, dagli ETF il cui successo è in gran parte dovuto al fatto che, essendo scambiati in borsa, non ci sono costi di distribuzione e sono quindi molto più convenienti. Vi siete mai chiesti perché la vostra banca o il vostro promotore non ve li consiglia mai?
Il cammino di PIMCO verrà seguito da altri e non solo negli USA, per esempio ci risulta che anche JP Morgan abbia in cantiere qualcosa di simile.
Probabilmente qualche elemento positivo emergerà da questa crisi: per i risparmiatori, ad esempio, sembra consolidarsi una maggiore attenzione all’informazione e una rilevante consapevolezza dei costi.
Per noi di Advise Only proporre ai piccoli risparmiatori prodotti trasparenti, liquidità e a basso costo è la sfida per i prossimi anni. Abbiamo in cantiere molte iniziative su questo tema: a breve vi stupiremo, nel frattempo continuate a beneficiare delle applicazioni gratuiti del sito, realizzate nel vero interesse del risparmiatore.