Non ci si può certo lamentare di questo inizio 2018: Borse positive, tassi d’interesse bassi, spread compressi. Abbiamo fatto da poco il punto della situazione. A modo nostro, “affettando i mercati” per osservarli da diverse prospettive, quantitativamente e qualitativamente.
E abbiamo compiuto la nostra mossa: nonostante il clima rimanga complessivamente favorevole agli attivi rischiosi, abbiamo deciso di mettere mano ai portafogli. In modo particolare, ai portafogli Tattici. Vale dunque la pena fare un po’ chiarezza sulla filosofia di questi portafogli.
Il DNA dei portafogli Tattici
Il servizio AO Tutor è il frutto di una lunga esperienza digitale negli investimenti, iniziata nel lontano 2011. Da allora il servizio ha cambiato pelle, arricchendosi sia in termini di offerta sia di qualità.
I portafogli Tattici, dopo quelli a Obiettivo e Tematici, rappresentano la terza famiglia di soluzioni d’investimento di AdviseOnly. Sono portafogli che non hanno un obiettivo preciso d’investimento, e caratterizzati da una natura più dinamica nella selezione delle opportunità d’investimento.
Ma attenzione: “dinamico” non significa che vi proponiamo del trading, stiamo semplicemente parlando di portafogli con un approccio più opportunistico.
In concreto, i portafogli Tattici hanno alle spalle, come tutti i nostri portafogli, un processo sistematico di analisi degli investimenti e di definizione dell’asset allocation di tipo Value-Momentum, con una grande attenzione alla gestione dei rischi.
I portafogli Tattici tendono però ad avere un universo investibile più ampio di altri. Inoltre, l’asset allocation viene cambiata più spesso, anche se il turn-over di portafoglio, cioè l’entità del cambiamento, è comunque piuttosto contenuto.
Chi dovrebbe investire in un portafoglio Tattico?
Lo ripetiamo: l’aggettivo tattico non va confuso con l’idea di trading. Così come l’aggettivo “dinamico” non significa “migliore”. Anche perché gli ingredienti di analisi (metodo, disciplina, controllo dei rischi e dei costi associati agli investimenti, e diversificazione) sono presenti in entrambe le ricette.
Mettiamola così: i portafogli Tattici sono un’alternativa interessante per chi ha dei risparmi da parte e ha già soddisfatto i principali obiettivi d’investimento. I portafogli Tattici, personalizzabili per orizzonte temporale e profilo di rischio, soddisfano un’esigenza ben precisa: investire in modo professionale senza troppi fronzoli, in modo semplice.
La performance
Nel corso degli ultimi 6 anni, tutte le differenti declinazioni di questi portafogli si sono comportate bene. A seconda del profilo di rischio e dell’orizzonte temporale, le performance annue oscillano tra il 2,7% e il 6,8% (dividendi e cedole comprese).
E parliamo di performance al netto delle commissioni di gestione (quelle di performance e sottoscrizione non ci sono, trattandosi di portafogli in ETF); in termini di costi, restano fuori solo quelli di negoziazione e di tenuta del conto titoli con la vostra banca, quella con la quale effettuate le operazioni.
L’aspetto più rilevante è che per questi portafogli gli indici di Sortino, ovvero le performance aggiustate per il rischio di subire perdite (ossia la downside volatility), sono pari o superiori a 1. Dopo 5 anni, è un bel risultato.
Investire in un Portafoglio Tattico
I portafogli Tattici, come tutti i Portafogli AO, possono essere acquistati con due modalità differenti:
- Con il servizio AO Tutor da 49€/anno, che abbina al portafoglio la sua gestione con l’aiuto e la guida del nostro Team di consulenza. Con l’abbonamento ad AO Tutor il portafoglio viene monitorato costantemente da AdviseOnly e viene aggiornato sulla base dell’andamento dei mercati, lasciando all’investitore il solo onere di mettere in pratica i suggerimenti.
- Con il servizio Base da 9€, che dà accesso alla composizione di base del portafoglio, lasciandone la gestione all’investitore.
marcellolippa / Febbraio 1, 2018
Rimane da implementare un qualche sistema di “correzione” di quote, valori e percentuali riferiti alle conseguenze fiscali degli investimenti. Se vendi 10k in guadagno non reinvesti 10k, e questo in certi casi sballa tutto.
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Alessio / Settembre 25, 2019
Come mai recentemente un portafoglio con rischio medio ha avuto una performance migliore di uno con rischio alto ?
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Alessio / Settembre 25, 2019
Salve,
volevo capire, con i vostri portafogli tattici quando arriva il momento di “incassare” ? Quando voi aggiornate il portafoglio e vendete alcune quote ? Oppure tutto alla fine con una vendita in blocco ? Grazie.
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Redazione AdviseOnly / Autore / Settembre 26, 2019
Ciao Alessio,
rispondiamo di seguito:
– nei portafogli tattici a rischio più alto sono presenti esposizioni a mercati più mirati rispetto a quelli a rischio medio, ragion per cui (almeno nel breve termine) questi possono registrare performance differenti rispetto ad altri portafogli, Da non dimenticare comunque la differente pesatura delle asset class nelle due soluzioni.
– Non c’è un “momento per incassare”: un investimento deve essere effettuato perseguendo un preciso obiettivo, tramite un opportuno orizzonte temporale e un livello di sopportazione del rischio adeguato. Il “market timing” è uno degli errori più comuni, di cui puoi leggere in questo post: https://www.adviseonly.com/capire-la-finanza/finanza-personale/financial-brief-il-market-timing-se-lo-conosci-lo-eviti/
Grazie
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Alessio / Settembre 28, 2019
Ringrazio per le risposte sopra,
quindi secondo la vs impostazione un soggetto si prefigge un obiettivo temporale (3 anni , 5 anni ecc.) , e un volta raggiunto procedere all’incasso se lo ritiene opportuno, con una vendita di tutto o in parte del portafoglio.
Fino a che non raggiunge quell’obbiettivo temporale non dovrebbe toccare il portafoglio, corretto ?
Grazie.
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