La settimana che si sta per concludere ha visto il secondo rialzo dei tassi di interesse in dieci anni da parte della Federal Reserve, una svolta che ha messo le ali al dollaro. In Italia Paolo Gentiloni è stato incaricato di formare un nuovo governo e ha ottenuto la fiducia al Senato e alla Camera. MPS dà il via alla ricapitalizzazione.
Quali sono stati i fatti salienti della settimana?
- La FED ha alzato i tassi. Per la seconda volta in dieci anni la Banca Centrale guidata da Janet Yellen ha deciso di aumentare i tassi di interesse di un quarto di punto percentuale. La decisione non ha deluso le attese dal momento: gli analisti davano una probabilità del 100% al rialzo. Altri aumenti – due o tre – do*no attesi nel prossimo anno.
- Italia. Il nuovo presidente del consiglio incaricato è Paolo Gentiloni. In settimana il nuovo governo ha ottenuto la fiducia della Camera e del Senato. La priorità del premier è la riforma delle legge elettorale.
- MPS. Prende il via l’aumento di capitale della portata di 5 miliardi di euro di Monte Paschi. Il consiglio di amministrazione ha dato il via all’operazione che dovrà essere conclusa entro la fine dell’anno. Intanto il governo italiano sarebbe pronto, secondo alcune fonti, ad intervenire con 15 miliardi di euro per ricapitalizzare le banche in difficoltà.
A livello settoriale settimana negativa per il settore Materials (-2,5%) e Industrials (-1,4%).
Azioni Italia: FTSE MIB; Azioni Europa: Stoxx Europe 600; Azioni USA: S&P500; Azioni Giappone: Topix; Azioni Emergenti: MSCI Emerging Market. Indici Settoriali: MSCI World relativo al settore [/accordion] [accordion title=”Obbligazionario”]
Per quanto riguarda il comparto obbligazionario, la differenza tra USA ed Europa è particolarmente evidente. Settimana di rendimenti in salita dall’altra parte dell’Oceano, con il rendimento del decennale americano che sfiora il 2,6%.
Rendimenti in calo invece nella vecchia Europa. Il rendimento del Bund gira intorno allo 0,3%, mentre quello del BTP si attesta all’1,87%. Lo spread BTP-Bund resta quindi abbastanza stabile intorno ai 160 punti base. Da segnalare il deciso incremento di oltre mezzo punto percentuale del rendimento del decennale greco (7,133%), dovuto ad una crisi che sembra non avere fine.
Obbl. Gov. Italia, USA e internazionali: Bloomberg EFFAS; Obbl. Gov. Paesi Emergenti: JPMorgan EMBI Plus; Obbl. Investment Grade zona euro e USA: Bloomberg Index
[/accordion] [accordion title=”Valute & Commodities”]Questa è stata la settimana del dollaro, non c’è nessun dubbio. La decisione di Janet Yellen ha spinto al rialzo le quotazioni del biglietto verde, che prende forza nei confronti delle altre valute. Il cambio euro/dollaro si attesta a 1,0426. Dopo la mossa della FED la nostra valuta è scivolata a 1,0394 sul dollaro, ai minimi dal 2003.
Sul fronte delle commodities, il petrolio continua a rimanere sopra i 50 dollari al barile (54,9) e da inizio anno ha fatto un balzo in avanti pari quasi al 50%.
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Agenda
Ecco i dati macroeconomici che saranno pubblicati nel corso della prossima settimana e la stima del consensus (fonte: Bloomberg).
Europa – L’agenda macroeconomica della zona euro non prevede particolari appuntamenti; l’unico dato di rilievo atteso è quello relativo alla fiducia dei consumatori nel mese di dicembre.
A livello di singolo Paese c’è attesa, in Germania, per il rilascio dell’indice IFO sulla fiducia delle aziende. In Italia sarà reso noto, invece, il numero relativo alle vendite al dettaglio nello scorso mese di ottobre.
Nel Regno Unito è prevista la pubblicazione del dato definitivo del PIL del terzo trimestre.
USA – Archiviata la settimana che ha visto come protagonista indiscussa la FED, è tempo per gli USA di confermare, o meno, il dato sul PIL del terzo trimestre. In agenda ci sono anche importanti dati per il settore real estate, saranno pubblicati i numeri delle vendite di case/abitazioni sia esistenti che nuove a novembre. A fine settimana arriverà anche l’indice di fiducia del Michigan per il mese di dicembre
Giappone – Nessun dato di rilievo in agenda.
BRICS – Da segnalare in Russia il tasso di disoccupazione a novembre.