Gli attuali livelli dei rendimenti dei BOT assestano un duro colpo ai depositi bancari vincolati.
Per dire, il tasso del BOT in scadenza il 15 novembre 2012 rende (al momento della redazione di questo post) il 6.17% lordo. Se si considera che i BOT sono tassati al 12.5% e in caso di necessità si possono vendere facilmente presso qualunque intermediario, si capisce che i depositi bancari vincolati restino indietro. Infatti, da una rapida indagine effettuata online risulta che il tasso più elevato offerto sulla piazza italiana per un deposito vincolato a 12 mesi è del 4.50% lordo. Con la nuova normativa i depositi sono tassati al 20% e, non dimentichiamo, sono vincolati.
Se poi pensate che i depositi bancari siano più sicuri dei titoli di Stato, probabilmente non sapete che dietro questi conti spesso ci sono portafogli o operazioni finanziarie (ad esempio pronti-contro-termine o swap) che hanno alle spalle proprio titoli di Stato italiani o di altri Stati con rischio di default. Quindi dovesse saltare l’Italia…
E poi comprare BOT è patriottico e aiuta il Paese, come abbiamo già parlato in questo post: vogliamo fare qualcosa o vogliamo stare a guardare?