Piazza Affari si contende con Spagna e Danimarca il titolo di migliore piazza europea della settimana. Il dollaro è la moneta forte del momento: l’euro scende ai minimi da oltre sette mesi. Il petrolio perde terreno per la seconda settimana consecutiva.
Quali sono stati i fatti salienti della settimana?
- Elezioni presidenziali USA. Donald Trump sembra sempre più indietro nella corsa alla Casa Bianca: dopo il terzo dibattito Hilary Clinton rimane saldamente in testa.
- BCE. La banca centrale non cambia strategia e rimanda ogni decisione sul QE a dicembre, quando avrà una visione più chiara della situazione.
- Trimestrali USA. I risultati delle principali banche del Paese sorprendono in positivo. I dati raccolti riguardanti 166 società su 500, ci dicono che i ricavi sono crescita del 2,5% e gli utili per azione del +3,2%.
In Italia, le banche trascinano l’indice Ftse Mib e Piazza Affari si contende con Spagna e Danimarca il titolo di migliore piazza europea. Negli Stati Uniti, i dati sulle trimestrali sono soddisfacenti ma gli operatori rimangono concentrati sul dibattito politico. Tra i Paesi Emergenti spiccano i Paesi asiatici e la Cina. Gli energetici guadagnano terreno anche se il petrolio è sceso.
Azioni Italia: FTSE MIB; Azioni Europa: Stoxx Europe 600; Azioni USA: S&P500; Azioni Giappone: Topix; Azioni Emergenti: MSCI Emerging Market. Indici Settoriali: MSCI World relativo al settore [/accordion] [accordion title=”Obbligazionario”]
Rendimenti in salita sul mercato obbligazionario.
Le parole meno accomodanti del previsto di Mario Draghi non hanno pesato sulle obbligazioni europee: i tassi sono tornati a scendere un po’ ovunque. Lo spread BTP- Bund ha chiuso a 135 punti base.
Il segmento corporate USA beneficia dell’apprezzamento del dollaro.
Obbl. Gov. Italia, USA e internazionali: Bloomberg EFFAS; Obbl. Gov. Paesi Emergenti: JPMorgan EMBI Plus; Obbl. Investment Grade zona euro e USA: Bloomberg Index[/accordion] [accordion title=”Valute & Commodities”]
Il dollaro è la moneta forte del momento: l’euro scende ai minimi da oltre sette mesi. Il petrolio perde terreno per la seconda settimana consecutiva.
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Agenda
Ecco i dati macroeconomici che saranno pubblicati nel corso della prossima settimana e la stima del consensus (fonte: Bloomberg).
Europa – La settimana macroeconomica per la zona euro inizia subito con la pubblicazione del dato preliminare dell’indice PMI relativo al mese in corso; il dato sarà rilevato a livello aggregato ma anche a livello di singolo Paese. In arrivo anche qualche informazione sulla fiducia dei consumatori. Francia e Germania renderanno noto qualche numero preliminare sull’inflazione ad ottobre, mentre la nostra Italia svelerà i numeri dei nuovi ordinativi e delle vendite industriali.
Nel Regno Unito è previsto il dato preliminare del PIL del terzo trimestre.
USA – Dall’altra parte dell’Oceano Atlantico tutti aspettano i primi numeri preliminari del PIL del terzo trimestre. Questo focalizzerà inevitabilmente l’attenzione degli investitori, ma ci sono altri dati di rilievo in agenda: l’indice PMI del settore manifatturiero, l’indice di fiducia del Michigan e i numeri delle vendite di nuove abitazioni (per il mese di Settembre).
Giappone – Arriveranno i numeri dell’indice PMI anche dal Sol Levante. In agenda anche il tasso di inflazione (di Tokyo) per il mese di ottobre ed il tasso di disoccupazione a settembre.
BRICS – Nessun dato dalla Cina. In Brasile è previsto il rilascio del dato sul tasso di disoccupazione mentre in Russia le decisioni di politica monetaria e quindi del tasso di interesse