Settimana all’insegna delle vendite per tutti i listini globali, con il nostro FTSEMIB che ha conquistato la maglia nera. Continuano a salire i rendimenti sul mercato obbligazionario.
Quali sono stati i fatti salienti della settimana?
- Riunione BOE: Anche Bank of England resta sulla sua posizione e non cambia la politica monetaria. Tassi fermi al minimo storico dello 0,25% ed un piano di Quantitative Easing che viene riconfermato, con la possibilità di comprare anche emissioni societarie non finanziarie e di rating investment grade. L’economia inglese sembra aver retto al risultato del referendum, ma un ulteriore taglio dei tassi a novembre si potrebbe verificare per dare impulso alla crescita.
- Banche Italiane: L’Antitrust ha multato Banca Popolare di Vicenza per 4,5 milioni di euro. La banca avrebbe costretto i consumatori a diventare propri azionisti per ottenere un mutuo agevolato, finanziando in questo modo gli aumenti di capitale del 2013 e 2014. Per quanto riguarda Monte Paschi, invece, Marco Morelli è stato nominato nuovo a.d. dopo le dimissioni di Fabrizio Viola.
- Nozze Bayer – Monsanto: Bayer e Monsanto hanno ufficializzato l’accordo di fusione tramite acquisizione, che valorizza complessivamente 66 miliardi di dollari il gruppo americano (128 dollari per azione). Nasce così nascere un nuovo colosso dell’agribusiness ed è la più grande acquisizione da parte di una società tedesca nei confronti di una società estera.
Mercati
[accordion title=”Azionario”]Settimana all’insegna delle vendite. Tutti i listini globali hanno sofferto questa settimana. Maglia nera al nostro listino, il FTSEMIB ha infatti perso più del 5% amplificando così le perdite da inizio anno ed avvicinandosi alla soglia psicologica dei 16mila punti. Vendite anche sul mercato americano (-1,6%). Secondo l’ultimo sondaggio di Merrill Lynch, gli investitori Usa vedono i tassi di interesse a lungo termine come il fattore in grado di avere l’impatto significativo sul prezzo delle azioni. Non sembrano più tanto preoccupati invece dell’andamento del petrolio.
Vendite su tutti i settori, gli unici che concludono la settimana positivamente sono il settore Tech, Healthcare e Consumer Staples.
Azioni Italia: FTSE MIB; Azioni Europa: Stoxx Europe 600; Azioni USA: S&P500; Azioni Giappone: Topix; Azioni Emergenti: MSCI Emerging Market. Indici Settoriali: MSCI World relativo al settore [/accordion] [accordion title=”Obbligazionario”]
Continuano a salire i rendimenti sul mercato obbligazionario. Il rendimento del decennale americano chiude la settimana a 1,679%. Il Bund non si muove: il decennale tedesco rimane stabile e, dopo aver toccato in settimana un massimo di 0,068% di rendimento, archivia la settimana praticamente allo 0%. Rendimenti in salita per il nostro decennale che oltrepassa la soglia dell’1,3% di rendimento; il BTP gira sul mercato a 1,314%. Lo spread col Bund tedesco sale intorno i 130 punti.
Rendimenti in salita anche sul mercato corporate investment grade europeo e americano.
Obbl. Gov. Italia, USA e internazionali: Bloomberg EFFAS; Obbl. Gov. Paesi Emergenti: JPMorgan EMBI Plus; Obbl. Investment Grade zona euro e USA: Bloomberg Index[/accordion] [accordion title=”Valute & Commodities”]
Prende forza il dollaro. L’euro nel corso della settimana lascia sul terreno lo 0,3% ed il cambio euro/dollaro si attesta a 1,1198. La sterlina archivia un’altra settimana di discesa. La decisione di Bank of England di mantenere i tassi inalterati e di, eventualmente, tagliarli a novembre ha fatto perdere forza alla moneta della Regina. Il cambio sterlina/dollaro scende sotto gli 1,32 e gira attualmente a 1,3198 (-0,9%).
Petrolio sempre più volatile. Dopo il rialzo del 4% della precedente settimana, in questi ultimi giorni l’oro nero ha lasciato sul terreno quasi il 5%. La quotazione resta sotto i 50 dollari al barile (45,7). Intanto si avvicina il meeting di fine settembre di Algeri dove sarà discusso un probabile congelamento della produzione. Ma l’attore più imprevedibile resta sempre l’Iran
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Agenda
Ecco i dati macroeconomici che saranno pubblicati nel corso della prossima settimana e la stima del consensus (fonte: Bloomberg).
Europa – Si prospetta una settimana relativamente tranquilla. L’agenda macroeconomica per la zona Euro non prevede particolari impegni. In settimana sarà reso noto il rapporto mensile della BCE ed il dato preliminare sulla fiducia dei consumatori a settembre. A fine settimana è previsto il dato preliminare dell’indice PMI manifatturiero e dei servizi per il mese di settembre; questo dato è sempre visto con attenzione perchè è un valido indicatore dello stato di salute dell’economia.
USA – Settimana della Fed. In agenda la riunione della banca centrale americana, che annuncerà le decisioni di politica monetaria. Non ci si attende grandi cose, Janet Yellen salvo sorprese dell’ultimo minuto, dovrebbe confermare i tassi ma sarà interessante capire se intravede per la fine dell’anno un rialzo dei tassi di riferimento o se tutto sarà rimandato al prossimo anno. In settimana saranno rilasciati i dati anche sul mercato real estate per il mese di agosto (nuovi cantieri edili e vendite di nuove case) ed il dato preliminare dell’indice dei direttori agli acquisti del settore manifatturiero.
Giappone – Settimana importante anche per il Sol Levante. Bank of Japan si riunirà per prendere le decisioni su politica monetaria e tasso di interesse di riferimento. Anche in Giappone sarà reso noto il dato preliminare dell’indice dei direttori agli acquisti del settore manifatturiero per il mese di settembre.
BRICS – Dalla Cina nessuna dato importante in programma. In Russia sarà pubblicato il dato sulle vendite al dettaglio ed il tasso di disoccupazione. In SudAfrica è previsto l’annuncio del tasso di interesse ed il dato sull’inflazione, quest’ultimo sarà reso noto anche in Brasile.