Proseguiamo il nostro giro per il mondo e atterriamo in Messico: un Paese che, un passo alla volta, ha intrapreso un solido sentiero di crescita.
Il Paese in cifre
Punti di forza e debolezza
Contesto socio-politico
Colonia spagnola fino al 1821, oggi il Messico si presenta come una repubblica federale presidenziale dove al Congresso (potere legislativo) si è confermato, alle elezioni dello scorso anno, lo storico partito di centro sinistra, il Partito Rivoluzionario Istituzionale.
Importanti ed efficaci sono state le manovre finora realizzate per rilanciare il Paese, che lo hanno portato al centro dell’economia dell’America Latina e settentrionale, con un ammontare di PIL pro capite (PPP) dietro solo agli USA e al Brasile. Il progressivo calo della disoccupazione e del livello di disuguaglianza sociale, si scontra tuttavia con i problemi principali del Paese: la carenza di sicurezza e l’elevata corruzione nel sistema sociale, che costano annualmente l’1,3% del PIL, oltre al numero di “lavoratori in nero” che ammonterebbe a circa 20 milioni di persone (su circa 51 milioni di popolazione attiva, cioè legalmente in grado di svolgere un’attività lavorativa).
Contesto economico
Indicatori principali | 2014 | 2015 | Stime 2016 | Stime 2017 |
Variazione % PIL Reale | 2,2% | 2,5% | 2,6% | 2,8% |
Disoccupazione | 4,8% | 4,4% | 4,1% | 4% |
Debito/PIL % | 40,66% | 45,33% | 46,5% | 46,4% |
Inflazione | 4,0% | 2,7% | 3,0% | 3,2% |
Debito totale estero (% sul PIL) | 36,2% | 41,9% | 45,2% | 45,9% |
Saldo di conto corrente (% sul PIL) | -1,9% | -2,8% | -3% | -2,7% |
Fonte: FactSet, Banco de México, IMF
Quadro macroeconomico
Le politiche di liberalizzazione economica si riflettono nei principali indicatori economici del Paese: il PIL prosegue un cammino stabile di crescita, di circa il 2,7% l’anno, con le stime che lo vedono in miglioramento in virtù del ruolo rivestito dagli USA: il Messico è destinatario di circa l’80% delle esportazioni del Paese a stelle e strisce, mentre le importazioni e gli investimenti in Messico si attestano al 50%. Il rapporto Debito/PIL è decisamente contenuto,pari al 45% (media UE: 90,7%) e altrettanto contenuto è il debito governativo in mano estera, pari al 41%. Unica “lieve” nota dolente la possiamo leggere nel negativo saldo di conto corrente. Questo dato:
- Da un lato riflette il rallentamento dell’economia USA e del petrolio (prima componente nelle esportazioni del paese all’11%).
- Dall’altro espone il Paese ai rischi dell’indebitamento con l’estero: eventuali difficoltà interne potrebbero riflettersi sulla quota di interessi da pagare e sulla possibile perdita di fiducia nel panorama finanziario internazionale.
Politica monetaria
La politica monetaria riflette il buon momento per il Paese: l’inflazione stabile intorno al 3% (target Banca Centrale), evidenzia una situazione sia di finanza pubblica che privata sotto controllo. L’aumento del tasso overnight dello scorso febbraio, dal 3,25% al 3,75%, ha contribuito a rallentare la svalutazione del pesos messicano contro il dollaro, alimentata anche dalla caduta del prezzo del petrolio, di cui il Messico è esportatore. Inoltre è da sottolineare che la capitalizzazione media delle banche messicane è ampiamente sopra gli standard richiesti da “Basilea 3” e la percentuale di NPL (non performing loans) si attesta al 3% (media UE: 6%) del totale.
Contesto finanziario
Indice
L’indice di riferimento, il Mexican Stock Exchange, evidenzia ancor più il momento positivo per l’economia del Paese: il confronto con un indice relativo al mercato dell’America Latina (MSCI Emerging Markets Latin America) riflette il deciso cammino positivo, in virtù anche dei forti legami con l’economia americana.
Scomponendo settorialmente lo stesso indice si ottiene uno spaccato decisamente equilibrato, come riportano anche i dati della partecipazione dei settori alla formazione del PIL: il terziario e il secondario concorrono per il 97% complessivamente all’economia messicana.
Mercato obbligazionario
La curva dei rendimenti obbligazionari dello Stato offre buone opportunità, difficilmente rintracciabili nelle classiche economie sviluppate. Dal titolo ad 1 anno, che offre il 4,48%, al titolo a 30 anni, che rende il 6,57%. Il rendimento reale (depurato dall’inflazione) si abbassa drasticamente invece: sul titolo a 10 anni è offerto lo 0,72%.
Mercato valutario
Una moneta “parzialmente mossa” quella messicana (vs dollaro), che registra una volatilità annualizzata pari al 15% (EUR/USD al 9%), per la maggior parte dovuta al recente aumento del tasso da parte della Banca Centrale, a seguito della svalutazione del petrolio e del rafforzamento del dollaro: infatti negli ultimi sei mesi il pesos si è svalutato del 7% circa, confermando anche il trend di lungo periodo (5 anni), che lo vede fortemente svalutato, per circa il 35%.
Come investire sul Messico
Obbligazioni
Sul mercato di Borsa Italiana non sono presenti possibilità d’investimento in titoli obbligazionari per il Paese del Sud America.
Azioni (ETF)
Sono presenti, invece, due ETF azionari sul mercato messicano:
Gianni / Luglio 19, 2016
Secondo voi comprare bond PEMEX è come comprare titoli di stato Messico, visto che di base l’azienda è statale?
Perché i titoli di stato del Messico in e sono un po’ duri da comprare a suon di lotti da 100K. Mentre PEMEX ha lotti più piccoli.
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Daniele / Luglio 19, 2016
Buon pomeriggio Gianni!
Innanzitutto ci tengo a ricordare l’importanza del non concentrare il portafoglio unicamente su un titolo, ma sempre diversificare.
Al momento, avendo solo una parziale conoscenza del mercato messicano, non riteniamo opportuno valutare specifiche realtà d’investimento. Tuttavia Le ricordo di tenere a mente anche il “core-business” dell’azienda, aldilà della partecipazione pubblica.
Grazie.
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