I mercati sono come una bambina capricciosa: cambiano umore velocemente. Il terzo trimestre 2015 si è concluso con la peggiore performance azionaria dal 2011 e, come se non bastasse, il Fondo Monetario Internazionale ha abbassato le stime di crescita per l’anno in corso. Adesso però il VIX, l’indice di volatilità, è tornato a scendere. Il peggio è alle nostre spalle?
Facciamo il punto con l’asset allocation di AdviseOnly, un documento fresco e sintetico che spiega come e perché effettuiamo dei cambiamenti ai nostri portafogli di investimento (è tutto gratis, basta loggarvi al sito www.adviseonly.com e poi lo trovate sulla spalla destra).
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- spiega come investire – basta scegliere uno dei Portafogli Express e poi salvarlo sul proprio profilo AdviseOnly; a questo punto, non resta che apportare le modifiche indicate nell’asset allocation mese per mese;
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L’opinione di AdviseOnly
In Europa, il processo d’integrazione economica e politica è lungo e complesso. Le elezioni in Grecia e Portogallo hanno confermato che il sostegno al progetto europeo c’è, ed più forte dei sacrifici imposti dall’austerity. La BCE continua a pompare liquidità, tenendo tassi d’interesse e spread sotto controllo, ma il rallentamento dei Paesi Emergenti e il caso Volskwagen iniziano a pesare sia sui dati economici che sulle aspettative.
Negli USA, nel secondo trimestre dell’anno il PIL è cresciuto sopra ogni aspettativa. La Fed, dal canto suo, ha deciso di non alzare i tassi d’interessi ma la decisione sembra per lo più rinviata a fine anno o nella prima metà del 2016. Le trimestrali potranno dare qualche segnale in più sulla solidità dei bilanci delle società Oil & Gas e sulle aspettative di crescita degli utili per fine anno.
In Giappone, l’Abenomics sta attraversando una fase delicata: i dati economici su inflazione e crescita sono piuttosto deludenti. Tuttavia, i risultati societari sono positivi e migliori delle attese, sicché le maggiori preoccupazioni sembrano legate alle aspettative per l’anno prossimo.
In questo momento i Paesi Emergenti sono un concentrato d’incertezza, un mix potenzialmente esplosivo di rischi geopolitici ed economici. Allo stesso tempo, il mercato ha già penalizzato le asset class legate ai Paesi Emergenti, che cominciano a offrire interessanti occasioni d’acquisto. Accedi per saperne di più
Come investire? Scenario base
Come abbiamo avuto modo di spiegare ai clienti Premium, la volatilità estiva dei mercati non ha modificato drasticamente la nostra asset allocation. In fondo, se si guardano i dati fondamentali e la situazione macroeconomica, lo scenario in termini di rischio e di opportunità è simile a quello di qualche mese fa.
Nel complesso, il mercato obbligazionario offre rendimenti storicamente molto bassi e serve più per diversificare il rischio che per aggiungere rendimento al portafoglio. Le azioni, che offrono dividend yield molto interessanti, continuano ad avere valutazioni accettabili in molte aree geografiche.
A nostro modo, qualche opportunità esiste, ma con rischi importanti. Occorre quindi cautela, perché le maggiori occasioni d’investimento sono esposte ai rischi legati alle commodities e a focolai di crisi nei Paesi Emergenti. Accedi per saperne di più
Sintesi dell’asset allocation
Bilanciando opportunità e rischi, abbiamo deciso di aumentare l’esposizione obbligazionaria ai Paesi Emergenti, asset class già molto penalizzata dai mercati nei mesi passati. I portafogli rimangono comunque prudenti e ben diversificati.
Gianni / Ottobre 15, 2015
I limk all’asset allocation aprono tutti un PDF che dice “Asset allocation: settembre 2015”
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