Molti disoccupati italiani fanno i conti con la ricerca di un lavoro e trovarlo pare loro un difficile algoritmo. E se fosse una startup italiana a risolverlo per loro?
È l’idea di Jobyourlife, la startup nata nel 2012 per facilitare l’incontro tra domanda e offerta di lavoro. Per capire come funziona, AdviseOnly ha intervistato Lorenzo Mecocci, socio e Chief Operating Officer (COO) di Jobyourlife.
Come e a chi è venuta l’idea di creare Jobyourlife?
L’idea è del nostro attuale a.d. Andrea De Spirt che 3 anni fa, all’età di 23 anni, voleva creare una sua web company. In quell’occasione si rese conto di quanto è difficile trovare persone con competenze le adatte rispetto a quello che la sua azienda cercava. Decise quindi di cambiare idea e di mettere a punto una piattaforma online che permettesse alle imprese di trovare le persone giuste in modo completamente innovativo. Poi nell’impresa di De Spirt sono entrati altri soci, come il sottoscritto e Pietro Stracquadanio.
Che interesse hanno le aziende a registrarsi al vostro sito?
Jobyourlife rivoluziona completamente il processo di incontro tra domanda e offerta di lavoro. Invece di pubblicare annunci, sulla nostra piattaforma le aziende possono trovare direttamente le persone che corrispondono a dei profili che stanno cercando e inviare solo a loro delle proposte mirate. Le imprese hanno così vantaggi sia in termini di tempo, che di migliore qualità dei candidati.
Quali vantaggi hanno candidati che si iscrivono al vostro portale?
Di solito, per i candidati la ricerca di un lavoro online significa mandare centinaia CV, tendenzialmente senza ottenere risposta. Con Jobyourlife ricevono proposte di lavoro direttamente dalle aziende via mail ed sms. Inoltre le proposte ricevute sono sempre in linea col loro profilo.
Potete darci 3 consigli per i candidati che mettono il loro CV sul vostro portale?
- Inserite i luoghi dove sareste disposti a lavorare, dato che la nostra piattaforma lavora anche sulla geolocalizzazione. Per le aziende è importante avere fin da subito informazioni sulla disponibilità alla mobilità dei candidati.
- Completare e aggiornare il profilo al meglio: più è completo , più facile essere trovati e quindi contattati.
- Inserire le competenze relative alle singole esperienze di lavoro e/o di formazione. Questo permette di dare alle aziende un feedback sulla qualità della competenza segnalata.
La vostra azienda non è l’unica in Italia che punta a favorire l’incontro tra domanda e offerta di lavoro tramite il web. Come vi differenziate da reti professionali come LinkedIn e da portali di job board come Monster?
A differenza di Monster e Linkedin, su Jobyourlife le aziende non pubblicano annunci, ma mandano delle proposte di lavoro. Se un candidato non dovesse rispondere entro 8 ore lavorative dall’invio della proposta, noi lo contattiamo direttamente per farci dare una risposta.
Inoltre i nostri tempi di assunzione sono più rapidi, perché abbiamo strumenti di ricerca più efficaci. Nello specifico, siamo unici nel mercato del reclutamento per il nostro algoritmo di ricerca semantico sviluppato internamente, che permette alle aziende di trovare i profili ricercati.
I portali di job board sono meno precisi perché incrociano i candidati del loro database alle offerte di lavoro solo sulla base di parole-chiave.
Anche LinkedIn ha solo i classici strumenti di reclutamento, ma non il nostro algoritmo.
Come funziona questo vostro algoritmo?
Il nostro algoritmo permette di raggruppare in modo efficace tutte le informazioni contenute nei profili dei candidati attraverso dei cluster. Inoltre è un algoritmo intelligente: capisce quali ruoli sono migliori per certe persone e li suggerisce alle aziende; impara in modo spontaneo; ottimizza le informazioni; ogni singolo minuto aggiorna il database dei candidati e segnala alle aziende le persone con le caratteristiche desiderate finché l’impresa non chiude una ricerca di lavoro.
Pensate espandervi anche all’estero?
Sì, il nostro piano prevede di operare anche all’estero dal 2016, partendo dall’Europa. In questo momento stiamo lavorando con Spagna e Gran Bretagna. Le abbiamo scelte sia per tipologia di mercato, che di paese: la penisola iberica è una ponte per il Centro America e gli UK lo sono per gli USA. Il nostro sito, del resto, è pensato per essere esportato all’estero.