Con la banche centrali che pompano liquidità e i rendimenti obbligazionari mai così bassi a livello globale, investire in azioni rischia di essere una necessità.
Ma come investire nell’azionario mantenendo un buon grado di diversificazione? Una delle risposte consiste nell’investire nei settori.
Nell’ultima edizione dell’Investment YearBook di Credit Suisse[1], gli economisti della London Business School (Elroy Dimson, Paul Marsh and Mike Staunton) hanno trovato due importanti peculiarità legata ai settori:
- nel lungo periodo (1900 – 2014), le strategie momentum e value offrono degli interessanti rendimenti;
- in entrambi i casi, la migliore perfomance non è riconducibile a una maggiore assunzione di rischio.
Noi di AdviseOnly da tempo proponiamo ai lettori del nostro blog un’analisi settoriale che mette a confronto proprio queste due variabili considerate “vincenti”:
- sull’asse verticale, il “momentum” (o abbrivio di mercato);
- sull’asse delle ascisse, il P/E secondo il metodo Graham & Dodd, un tipico indicatore value.
In particolare, il momentum considera la performance storica del settore a 12 mesi, mentre il P/E di G&D considera il rapporto prezzo/utili depurato dall’andamento del ciclo economico.
Aggiornando l’analisi ad oggi, ecco il risultato per Europa e Usa.
In Europa, i settori che soddisfano entrami i criteri (quadrante in alto a sinistra) sono le società dei settori Consumer Discretionary, Technology e Telecom. Mentre negli USA, i migliori settori sono tecnologia e società legate al mondo della finanza.
Sia in Europa che negli USA, il settore più value di tutti (quadrante in basso a sinistra) è l’Energia, perché penalizzato dal calo sensibile del prezzo del petrolio. Nel quadrante opposto (in alto a destra) il settore Healthcare è quello con il maggiore abbrivio.
Secondo l’analisi, invece, sarebbero da scartare Telecom e Utilities negli USA; i finanziari, materials e gli industriali in Europa.
Come investire?
Su Borsa Italiana ci sono diversi ETF che vi permettono di investire sui settori che preferite a costi contenuti. Noi nel frattempo, per darvi qualche spunto di riflessione, abbiamo riaggiornato il nostro portafoglio “Top Sectors”.
[1] https://publications.credit-suisse.com/tasks/render/file/?fileID=AE924F44-E396-A4E5-11E63B09CFE37CCB
