Per molti operatori il cambio di strategia della Banca centrale svizzera (SNB) conferma che la BCE è effettivamente pronta a lanciare il famigerato QE.
Infatti, la SNB, aspettandosi un ulteriore deprezzamento dell’euro (successivo al QE), ha dovuto fare una scelta tra due opzioni: accelerare l’acquisto di euro, aumentando ancora il bilancio (pari all’80% del PIL nazionale) oppure mantenere il “ruolo” di safe asset per gli investitori extra-euro. Ha optato per la seconda opzione.
L’inaspettata decisione (accompagnata da un taglio dei tassi d’interesse) ha fatto crollare la Borsa di Zurigo (-8,3% dall’inizio dell’anno a oggi) e ha riportato le valutazioni a un livello interessante.
Infatti, con un dividend yield del 3,4% e un P/E di Graham & Dodd tra i migliori in Europa (si veda il grafico seguente), è legittimo chiedersi: conviene investire nel mercato svizzero ora?
Nota: le metriche di valutazione considerate sono le seguenti: P/Book; P/E Graham&Dodd e Dividend Yield. L’ultimo dato è confrontato con la media storica (tipicamente 15 anni).
Il mercato azionario svizzero
Per rispondere a questa domanda, bisogna rammentare che la ricerca di rendimento deve in ogni caso fare i conti con i rischi del momento. Il mercato azionario svizzero è in larga parte dominato da grandi gruppi farmaceutici (Novartis, Roche), industriali (Nestlé) e finanziari (UBS, Credit Suisse), ben integrati con il resto del mondo.
Negli ultimi tre anni, la crescita media di ricavi, utili e dividendi dei titoli del mercato svizzero è stata complessivamente piuttosto soddisfacente, anche in un contesto internazionale di debole crescita. Ma il cambio di strategia della banca centrale rischia di mettere sotto pressione il mercato azionario svizzero, almeno per tre ragioni:
- l’apprezzamento del franco svizzero riduce il valore contabile degli utili delle imprese maggiormente esposte ai mercati esteri;
- si riduce la competitività dei prodotti;
- la recente volatilità, inoltre, può aver generato delle perdite nei bilanci bancari (questo vale per tutto il settore europeo).
Ma non solo. Secondo la Commissione Europea una buona fetta della crescita economica nel biennio 2015-2016 dipende dalla contribuzione della domanda estera. Dunque un apprezzamento eccessivo del franco svizzero, se non bilanciato da una ripresa della domanda globale, può alimentare il rischio di stagnazione, con eventuali ripercussioni sulle aspettative d’inflazione e sul mercato azionario del Paese.
Alla luce di ciò, cerchiamo di allargare la nostra prospettiva, con un altro paio di osservazioni.
- La zona euro è un elemento di rischio per i mercati, e lo rimane anche dopo il QE. Tuttavia, una politica monetaria più aggressiva da parte della BCE dovrebbe essere un elemento positivo sia per l’economia che gli asset rischiosi in aggregato.
- Nonostante la SNB abbia rinunciato a fissare il tasso di cambio euro/franco svizzero, la politica monetaria rimane accomodante (i tassi d’interesse sono negativi) e non è detto che abbia rinunciato a intervenire sui mercati valutari.
- Infine, considerando i rendimenti per lo più negativi offerti dai rendimenti obbligazionari, il mercato azionario sembra tutto sommato relativamente più conveniente.
Come investire per puntare sulla Svizzera?
Come ho scritto durante la live chat AdviseOnly del 20 gennaio 2015 (seguiteci, è gratis!), il mercato svizzero sembra avere tutte le carte in regola per essere un’interessante opportunità d’investimento per il proprio portafoglio azionario.
Tuttavia, consapevole delle mie scarse capacità di prevedere il futuro, ed essendo un inguaribile prudente, preferisco tenerlo “in attesa” nella mia speciale buy-list e vederci più chiaro, sia sul QE della BCE, che sull’evoluzione del franco svizzero.
Se invece, siete più propensi al rischio di me, sappiate che su Borsa Italia ci sono due ETF proposti da UBS che possono fare al caso vostro se intendete puntare sulla Svizzera (cliccate per accedere gratuitamente al sito AdviseOnly):
- UBS MSCI SWIT 20/35 EU H UCITS ETF A-ACC (ISIN : LU0977260941);
- UBS ETF MSCI SWITZRL 20/35 A CHF ACC (ISIN: LU0977261329).
Piergiorgio / Gennaio 21, 2015
Mi hai letto nel pensiero, volevo proprio chiederti qualcosa sull’Europa e sulla Svizzera, hai risposto in pieno alle mie domande ed essendo molto prudente preferisco aspettare le reazioni date dal QE e dal CHF.
/
Mattia / Gennaio 22, 2015
Concordo sulle valutazioni sul mercato svizzero, infatti ne ho comprato un pò a cambio coperto perchè a parer mio sul lungo periodo rimane sopravvalutato investendo proprio tramite il primo dei due ETF da te menzionati.
In questo momento il mercato svizzero potrebbe essere definito un “global value” a sconto. E ciò lo rende un mercato interessante per il futuro, ancora di più in ottica deflattiva avendo al suo interno molte imprese price maker (prodotti di consumo, healthcare, luxury ed anche private banking su tutti ma anche altre).
/