In oltre 100 anni di storia i mercati finanziari sono passati attraverso due guerre mondiali, svariati conflitti locali, rivoluzioni, crisi energetiche di ogni tipo, recessioni e depressioni economiche, crisi bancarie e crash borsistici, epidemie, innovazioni tecnologiche epocali. Insomma, il genere umano non si è fatto mancare nulla. Eppure, nel lunghissimo periodo (dal 1900 al 2013), i mercati azionari hanno offerto un rendimento medio reale (cioè corretto per l’inflazione) annuo intorno al 4,5%: niente male.
L’isegnamento che ne possiamo trarre è che investire in azioni ci espone sì a fasi di volatilità, connaturate al sistema finanziario, ma che, con il giusto orizzonte temporale, possiamo ottenere con elevata probabilità rendimenti reali e nominali molto interessanti. Soprattutto quando il quadro tattico e congiunturale si fa meno allettante (come ora: rendimenti monetari bassissimi, obbligazioni care, valutazioni azionarie in linea con i fondamentali), volgere lo sguardo lontano può essere la mossa di successo. Magari investendo gradualmente, con un piano d’accumulo (un PAC, anche con cadenza semestrale o annuale, visto il lunghissimo orizzonte temporale di riferimento).
Con questa semplice idea in testa, poco più di un anno fa, abbiamo di pensato di condividere con voi il portafoglio Obiettivo 2033, un portafoglio che guarda al futuro e che consente di investire i propri risparmi sui grandi trend sociali, demografici, economici, legati all’evoluzione del nostro pianeta e della nostra specie.
La rotta del portafoglio è lunga. Ma ora è tempo di fare il punto nave, valutare il percorso passato e procedere a una leggera correzione di rotta.
Come è andato il portafoglio?
Dalla sua creazione, aprile 2013, il portafoglio ha generato una performance positiva del 15,4%, con uno Sharpe Ratio di 0,83. Tra aprile e maggio 2013, Obiettivo 2033 ha risentito dell’annuncio del tapering della Fed, che ha penalizzato in modo particolare gli ETF legati ai Paesi Emergenti. Tuttavia, grazie alla diversificazione tematica, il portafoglio ha recuperato rapidamente e, a oggi, è in linea con la ripresa del mercato azionario mondiale.
Cosa cambia nel portafoglio
Rispetto a un anno fa abbiamo deciso di introdurre due temi specifici legati alla tecnologia, perfettamente coerenti con le idee alla base del portafoglio e che, a parere dei “guru” dell’High-Tech, avranno un futuro radioso, ovvero:
- il settore Big Data, ovvero quelle aziende che si occupano della raccolta, analisi e utilizzo delle grandi masse di dati contenuti nei social network e nei dati di traffico su web;
- il rivoluzionario tema della “Stampa 3D”, già ampiamente utilizzata dal settore medico, cinematografico e ingegneristico (persino dalla NASA).
Si tratta di una “rifinitura” all’allocazione strategica di questo portafoglio che negli anni può dare frutti interessanti, senza incrementare in modo sensibile il rischio di questo portafoglio.
Il portafoglio Obiettivo 2033 è disponibile gratuitamente. Se volete potete seguirlo (per monitorarne l’andamento) oppure potete copiarlo e farlo vostro. La sua realizzazione è semplice: sono tutti strumenti liquidi dai bassi costi e il portafoglio può essere acquistato con facilità presso qualunque intermediario (banca o SIM), anche con cifre contenute (circa 2.500 euro).
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Gianni / Giugno 25, 2014
Help! Sono un po’ duro di comprendonio. L’indice di Sharpe che c’è indicato nei portafogli allora è anche lui ‘since inception’ come la performance?
Avevo capito che è solo l’indice di sharpe dell’ultimo mese, è addirittura un valore ex-ante che ipotizza in base al prodotti in ptf, quale sarà l’indice di sharpe del prossimo mese.
Nell’articolo l’indice di Shapre del Obbiettivo 2033 è quindi 0.83 dall’inizio (17/Aprile/2013)?
Grazie!
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Raffaele Zenti / Giugno 26, 2014
Lo Sharpe che vedi nella scheda è a 6 mesi.
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