La Fed sembra pronta ad alzare i tassi d’interesse già a giugno. I mercati dovranno digerire l’idea, quindi aspettatevi più volatilità. Ma alla fine apprezzeranno. Nel complesso, restiamo moderatamente ottimisti.
La Fed sembra pronta ad alzare i tassi d’interesse di 25 punti base già nel mese di giugno. O comunque entro l’anno, salvo ripensamenti dell’ultima ora. Dato che tutto sommato i dati sul PIL del primo trimestre non sono così male, l’inflazione è tornata a salire, il tasso di disoccupazione è stabile al 5% e i salari crescono, gli USA dovrebbero essere in grado di reggere un ulteriore aumento dei tassi.
Così come è successo a dicembre, i mercati ci metteranno un po’ a digerire l’idea (leggasi: più volatilità), ma alla fine capiranno che è meglio avere una FED con qualche arma in più per poter fronteggiare un’eventuale crisi.
La flessione piuttosto generalizzata dei mercati azionari dell’ultimo mese è stata accompagnata dal recupero del dollaro statunitense e da un ulteriore incremento dell’oro, il cui momentum migliora. Le obbligazioni internazionali e i corporate bond continuano a generare rendimento, nonostante i tassi siano vicino allo zero su molte scadenze.
Il problema principale nell’investire in azioni sono le valutazioni, ormai a fair value, cioè con prezzi bel allineati al loro valore fondamentale. Con una prospettiva di crescita mondiale modesta è difficile pensare ad un’accelerazione degli utili nel breve termine, e con il rapporto tra prezzi e fondamentali in linea con la media storica ci sono pochi elementi che possono portare a una significativa crescita dei valori di Borsa.
Scenario base: bassa crescita e poche opportunità
Rispetto a sei mesi fa, lo scenario è in larga parte immutato, almeno nei suoi tratti fondamentali e i temi dominanti sono sempre gli stessi:
- decelerazione della Cina e dei Paesi Emergenti;
- prospettiva di un graduale rialzo dei tassi da parte della FED;
- drastico calo degli investimenti (specialmente nel settore energetico);
- bassa inflazione ed elevato indebitamento globale;
- numerosi rischi geopolitici in diverse zone del globo.
Rispetto ad allora, il ritmo di crescita dell’economia si è indebolito ma i dati del PIL dei principali Paesi Sviluppati (Giappone, zona Euro e USA), ci fanno pensare che il peggio sia dietro le spalle.
In aggregato, le politiche monetarie sono accomodanti, le politiche fiscali un po’ meno restrittive e la risalita del petrolio dovrebbe ridare fiato ai produttori ed esportatori di greggio, senza distruggerei i risparmi accumulati dai Paesi importatori. Un quadro certo non entusiasmante, ma nel complesso abbastanza rassicurante.
Nel complesso, infatti, restiamo moderatamente ottimisti. Con questo contesto macroeconomico “sostenibile” si va riducendo il rischio d’instabilità finanziaria e il nostro Barometro del Rischio si trova infatti ben sopra la soglia critica di 50: sui mercati il cielo è (abbastanza) sereno.
Sul fronte delle valutazioni non ci sono grandi cambiamenti: la maggior parte degli attivi rischiosi ha valutazioni accettabili sebbene manchino grandi occasioni d’acquisto. Sul segmento obbligazionario con basso rischio legato ai tassi d’interesse (cioè con bassa duration), può valere la pena puntare al premio al rischio di credito, che giudichiamo su livelli appetibili. Continuiamo a mantenerci a debita distanza dalle commodities.
Le idee d’investimento di AdviseOnly
Non abbiamo fatto grandi cambiamenti ai nostri portafogli obiettivo o tematici, perché nell’ordine ci sembrano tuttora:
- sufficientemente bilanciati tra attivi rischiosi e difensivi;
- diversificati dal punto di vista dei rischi (Brexit, Grexit e Cina);
- correttamente esposti al tema delle azioni ad alto dividendo (uno dei più validi al momento).
Nei portafogli Tattici, abbiamo inserito una quota di oro, che gode di un buon momentum e che può aiutare in caso di volatilità dovuta a Brexit e Grecia, oppure all’eventuale rialzo dei tassi USA. Ad Euro OK, abbiamo sostituito un ETF su commodities che sta per essere delistato.
Per i nostri abbonati al servizio AO Tutor stiamo preparando degli approfondimenti esclusivi, che verranno inviati nei prossimi giorni.