Finalmente qualche buona notizia anche dalla Grecia: è stato raggiunto un primo accordo con i creditori. La trattativa dura ormai da più di due settimane e l’accordo sugli obiettivi di bilancio è un importante (primo) passo per ottenere un pacchetto di aiuti per un valore complessivo di 86 miliardi di euro. Ora tocca ai parlamenti nazionali valutare il piano al fine di sbloccare i fondi prima del pagamento della Bce, previsto per il 20 agosto 2015.
Ma guardiamo un po’ ai mercati. Il 3 agosto 2015 ha riaperto la Borsa di Atene segnando un -22,7% nei primi minuti di contrattazioni, con una volatilità sempre elevata. Cosa succede sui mercati obbligazionari?
Il rendimento del titolo di Stato a 2 anni ha toccato minimi che non si vedevano dai primi di maggio 2015, ovvero da prima che iniziasse la calda estate greca.
Più nel dettaglio, il minimo raggiunto nella giornata di ieri è stato del 18,26% mentre il massimo toccato, e raggiunto ai primi di luglio, è stato pari a 58,79%. Anche sul mercato obbligazionario la volatilità rimane sempre molto alta e viene prezzato un rischio default maggiore sui titoli a breve scadenza rispetto a quelli a lunga scadenza. La curva dei rendimenti, infatti, rimane sempre invertita con il titolo decennale che quota a valori inferiori rispetto al biennale e pari all’11,12%.